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BARGA – Muore sul lavoro a Fornaci di Barga: sciopero in fabbrica
Muore sul lavoro a Fornaci di Barga. Nicola Corti, operaio di 50 anni, ha perso la vita nella ditta Kme Europa Metalli di Fornaci di Barga, in provincia di Lucca. L
I sindacati hanno proclamato uno sciopero di 24 ore.
Il cordoglio del Comune di Barga, sindaca Caterina Campani.
Dunque ancora una vittima sul lavoro in Toscana.
In un primo momento sembrava che Nicola Corti fosse rimasto incastrato in un macchinario, ma da successive ricostruzioni pare che sia stato schiacciato da una delle grandi bobine di rame del reparto, provocandogli un trauma toracico letale. Nella ditta sono arrivate anche le forze dell’ordine e il personale tecnico della sicurezza sul lavoro dell’Asl per ricostruire la dinamica dell’incidente.
L’amministrazione comunale di Barga e tutta la comunità “esprimono il proprio cordoglio e la propria vicinanza alla famiglia per l’immane tragedia successa oggi alla KME di Fornaci di Barga, dove un operaio ha perso la vita”.
Sindaca Caterina Campani: “Sono entrata tante di quelle volte dentro lo stabilimento ma mai avrei pensato di varcare l’ingresso con una immensa tristezza nel cuore. Un abbraccio alla famiglia ed ai compagni di lavoro. Un pensiero per te Nicola”.
I sindacati con i coordinatori nazionali Fim Fiom Uilm Michele Folloni, Massimo Braccini, Giacomo Saisi: “Ieri pomeriggio alla KME di Fornaci di Barga, azienda leader in Europa nella produzione di rame, un operaio di 50 anni ha perso tragicamente la vita rimanendo incastrato in un macchinario.
Un fatto gravissimo, un nuovo dramma sul lavoro scaturito dalla mancanza di sicurezza.
Nello stabilimento di Fornaci di Barga la RSU ha proclamato 24 ore di sciopero ed è stato immediatamente fermato lo stabilimento, mentre 2 ore di sciopero sono state proclamate in tutti gli stabilimenti nazionali del gruppo KME per oggi.
Il nostro Paese sta pagando un tributo di sangue insopportabile, non si può morire di lavoro.
Restiamo in attesa delle indagini di questa tragedia e ci stringiamo al dolore della famiglia, rendendoci disponibili a qualsiasi supporto o azione si renda necessaria”.