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venerdì 29 Marzo 2024
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Life Support Emergency, migranti partiti da Marina di Carrara

Operazioni concluse. I 29 profughi in centri accoglienza in Toscana. Dieci minori non accompagnati, due le ragazze. Tre donne e un bimbo di due anni

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MARINA DI CARRARA – Life Support Emergency, migranti partiti da Marina di Carrara.

Si sono concluse le operazioni di prima accoglienza dei 29 migranti sbarcati dalla nave Life support di Emergency stamattina lunedì 5 giugno a Marina di Carrara.

Sono tutti partiti per i centri di accoglienza.

Provenienti per la maggior parte dall’Eritrea, ma anche da Sudan ed Etiopia.

Ci sono tre donne e un bambino di due anni. Dieci i minori di 18 anni non accompagnati tra cui due ragazze. Hanno trovato posto in una struttura carrarese.  Gli otto ragazzi accolti in altri centri in Toscana.

Appena sbarcati, dalla banchina Taliercio accompagnati a bordo di pullmini fino a CarraraFiere. All’interno del padiglione D del centro fieristico visitati e identificati. I naufraghi hanno potuto mangiare e riposarsi prima di partire per le loro nuove destinazioni in Toscana.

Operazioni coordinate dalla Prefettura di Massa Carrara e dal prefetto Guido Aprea. Col coinvolgimento del Comune di Carrara, dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Orientale. Della Capitaneria di porto e di tutte le forze dell’ordine. Della Protezione Civile Regione Toscana e del Comune di Carrara. E di Asl Toscana Nord Ovest.

Serena Arrighi, sindaca di Carrara: “Voglio per prima cosa ringraziare tutti coloro che hanno permesso anche questa volta la perfetta riuscita di tutte le operazioni. Grazie dunque anzitutto al prefetto Guido Aprea, che ha coordinato l’accoglienza. Alla Protezione Civile del Comune di Carrara e ai nostri servizi sociali. Alle forze dell’ordine, alla Regione Toscana, all’Asl Toscana Nord Ovest. All’Autorità di sistema portuale, a tutti gli operatori del porto. A Imm-Carrarafiere e ai tanti volontari che anche questa volta hanno dato un contributo fondamentale. Questo è stato il terzo sbarco in pochi mesi nel nostro porto di Marina di Carrara. La nostra città ha sempre risposto con professionalità e umanità e di questo ne sono molto fiera”.

Albert Mayordomo, capo missione di Life Support: “I naufraghi sono finalmente in un Paese sicuro. Ma per ogni persona soccorsa non sappiamo quante ne annegano nel Mediterraneo o quante continuano a soffrire perché riportate in Libia. Anche durante questa missione abbiamo toccato con mano quanto sia diffusa la pratica dei respingimenti. Solo in due settimane, siamo stati testimoni indiretti di almeno cinque respingimenti. Per un totale di oltre 800 persone riportate in Libia contro la propria volontà“.

“La Life Support aveva cercato per oltre 24 ore un’imbarcazione segnalata in difficoltà di cui non c’era più traccia. Abbiamo scoperto in seguito che le persone erano già state riportate in una prigione a Bengasi in Libia. Nei giorni successivi, abbiamo avvistato diverse imbarcazioni cui era stato dato da poco fuoco. Segno del passaggio dei libici. Abbiamo saputo che trasportavano più di 300 persone secondo quanto riportato da fonti che seguono le operazioni di respingimento in Libia”.

Con le 29 persone sbarcate oggi lunedì 5 giugno a Marina di Carrara, Life Support di Emergency conclude la sua ottava missione. In mare da dicembre 2022, ha tratto in salvo 683 persone.

© Riproduzione riservata

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