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MARINA DI CARRARA – Migranti, Emergency Life Support a Marina di Carrara.
A bordo ci sono 55 persone.
Oggi lunedì 17 aprile tavolo in Prefettura.
La sindaca Serena Arrighi: “Ci faremo trovare ancora una volta pronti”.
Emergency: “Per raggiungere il porto che ci è stato assegnato, Marina di Carrara, dovremo navigare circa 50 ore in più rispetto a un porto siciliano, per di più in cattive condizioni meteorologiche. A bordo della Life Support ci sono persone che in Libia hanno subito sofferenze inaudite, violenze sessuali, torture, estorsioni. Tenerle in mare per tutto questo tempo aggiuntivo è una scelta ingiustificata, contraria alle norme internazionali”.
Per la seconda volta Carrara porto sicuro per lo sbarco dei migranti, dopo Ocean Viking a gennaio.
Ocean Viking di Sos Méditerranée aveva soccorso 95 persone davanti alle coste libiche.
La quarta volta in Toscana. Dopo la stessa Life Support Emergency e Sea Eye 4 a Livorno nel dicembre scorso.
Il 30 gennaio scorso, arrivò la Ocean Viking di Sos Méditerranée che aveva soccorso 95 persone davanti alle coste libiche. Tutte loro dopo essere scese dalla nave furono prima trasportate al vicino complesso fieristico di Imm-Carrarafiere e poi da qui, dopo visite mediche e riconoscimento, partirono per i vari centri d’accoglienza di tutta Italia.
Serena Arrighi: “Al momento non abbiamo ulteriori dettagli sulla Life Support se non che ha a bordo 55 migranti e che ha davanti a sé circa tre giorni di navigazione prima di arrivare a Marina di Carrara. Come sempre accade in questi casi il servizio di accoglienza sarà gestito in prima persona dal prefetto Guido Aprea e per questo lunedì riunione per definire tutti i dettagli. Per quanto riguarda il Comune, attendiamo di avere notizie precise sulla presenza di eventuali minori non accompagnati. Come amministrazione, come già fatto pochi mesi fa, forniremo tutto il supporto necessario mettendo a disposizione personale e risorse seguendo uno schema che ha già dimostrato di ben funzionare allo sbarco della Ocean Viking”.
Emergency ricostruisce il salvataggio delle 55 persone che sbarcheranno a Marina di Carrara: “Quando ci siamo avvicinati, abbiamo trovato un’imbarcazione in condizioni di grave pericolo. Era così sovraccarica che molti viaggiavano a cavalcioni sui tubolari. L’odore di benzina era fortissimo. I loro corpi erano impregnati di benzina, molti avevano ustioni sulle gambe e contusioni, dovute alle condizioni del viaggio.
Qui nel Mediterraneo, siamo testimoni della vera emergenza migranti: non gli arrivi in Italia, ma le persone che muoiono in mare, in media una ogni 4 ore. Abbiamo salvato 55 persone, ma non sapremo mai quante altre persone, nelle stesse ore, sono state riportate in Libia o sono naufragate e annegate in silenzio.
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