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Quanto inquina realmente l’intelligenza artificiale sul nostro pianeta?

Il funzionamento delle tecnologie moderne richiede risorse importanti: capire questo aiuta a preservare meglio il nostro ambiente naturale

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Chiedere qualcosa a un’intelligenza artificiale, come ChatGpt, sembra un gesto leggero e innocuo. Scriviamo una domanda, aspettiamo qualche secondo, e riceviamo una risposta. Ma anche questo gesto ha un costo ambientale, anche se invisibile.

Per capire quanto, possiamo paragonarlo ad attività di tutti i giorni. Una singola domanda a un sistema come ChatGpt consuma energia in modo simile a tenere accesa una lampadina Led per una mezz’ora, guardare Netflix per un paio di minuti, bollire mezza tazza d’acqua per il tè, ricaricare il cellulare per circa un terzo della batteria, oppure guidare un’auto per poche decine di metri.

Presi da soli, questi consumi sembrano poca cosa. Ma se pensiamo a milioni di persone che fanno milioni di domande ogni giorno, capiamo subito che l’impatto complessivo può essere enorme.

Questo succede perché l’intelligenza artificiale funziona grazie a potenti server situati in grandi centri dati, chiamati data center. Ogni volta che poniamo una domanda, questi server si attivano per elaborare la richiesta, cercare la risposta e inviarla al nostro dispositivo. Tutto questo richiede elettricità. Se questa energia viene da fonti non rinnovabili, come carbone o gas, contribuisce direttamente all’inquinamento e al riscaldamento globale.

E poi c’è la fase ancora più pesante: l’addestramento dei modelli di intelligenza artificiale. Prima di poter rispondere alle nostre domande, i modelli devono essere allenati, cioè esposti a enormi quantità di testi e dati. Questo processo dura settimane o mesi, e coinvolge migliaia di macchine che lavorano ininterrottamente. È una fase che consuma moltissima energia ed emette una grande quantità di Co2, l’anidride carbonica responsabile dell’effetto serra.

Tutto questo non significa che dobbiamo smettere di usare l’Ia. Al contrario, è una tecnologia che può aiutarci in tantissimi ambiti, dalla medicina alla sostenibilità. Ma è importante usarla in modo consapevole.

Fare domande utili, evitare sprechi, riutilizzare le risposte già ottenute e scegliere servizi che usano energia rinnovabile sono piccoli gesti che, moltiplicati per tante persone, possono fare la differenza.

L’intelligenza artificiale è potente, ma anche energivora. Conoscerne l’impatto è il primo passo per usarla con intelligenza, anche per l’ambiente.

© Riproduzione riservata

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