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martedì 27 Maggio 2025
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Massacro di Gaza: la strage impunita

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Che sia in corso nella Striscia una catastrofe umanitaria è un’evidenza di cui l’Europa sembra accorgersi solo ora.

Davanti a proporzioni di una tragedia tali che è impossibile ignorare.

Europa forse troppo impegnata col riarmo e a sostenere l’Ucraina per volgere lo sguardo verso la strage dei bambini, e dei civili, a Gaza.

Bambini che muoiono di fame.

No, non è una figura retorica. Muoiono di fame. Quelli che non sono uccisi dalle bombe israeliane.

Senza via di scampo. 

E non bastano alcuni camion – goccia nell’oceano – che stanno entrando per gentile concessione a interrompere le drammatiche conseguenze dell’embargo di aiuti internazionali imposto da mesi da Israele.

“Rinnovo il mio appello accorato a consentire l’ingresso di dignitosi aiuti umanitari e porre fine alle ostilità, il cui prezzo straziante è pagato dai bambini, dagli anziani e dalle persone malate”, è accorato Papa Prevost come lo fu, inascoltato, Papa Bergoglio.

E se le braccia tese dei bambini con le pentole vuote vanno oltre l’indignazione, a indignarsi fin qui sono stati in pochi.

In una strage impunita.

Se per Putin piovono sanzioni che per Zelensky sembrano non essere sufficienti come le armi inviate in Ucraina da oltre tre anni, vige l’impunità per Netanyahu, il premier israeliano talmente occupato nel massacro di Gaza da inviare le condoglianze per Papa Francesco tre giorni dopo la sua morte.

E in un Occidente in cui il tema genocidio sì genocidio no (termine che pare essere appannaggio esclusivo di alcuni) sembra essere il solo dibattito interessante rispetto al massacro dell’infanzia portato avanti a Gaza senza tregua, una voce si leva oggi dal governo italiano. Quella del vicepremier e ministro degli Esteri Tajani, dai microfoni di ReStart Rai 3.

Siamo amici di Israele, ma ora diciamo basta guerra, ora è il momento di fare la tregua’. Israele ha vinto la guerra contro Hamas e ora la popolazione civile di Gaza sta soffrendo troppo. La trappola di Hamas ha trascinato Israele in una guerra che la popolazione civile sta pagando. Hamas ha un’enorme responsabilità rispetto al proprio popolo, che sta usando come scudo umano ed è criminale costruire basi militari sotto gli ospedali’.

Ed è una voce poco fa anche quella dell’Europa, che per la prima volta dopo venti mesi di massacro valuta, con Italia contraria, la revisione degli accordi di associazione con Israele.

“Le scelte operate da Israele a Gaza vanno nella direzione della pulizia etnica e del genocidio“, dice l’Europa con Saskia Kluit (Paesi Bassi, Soc), relatrice dell’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa per il rapporto sottolineando “l’assoluta e urgente necessità di porre fine alla crisi umanitaria per le donne, i bambini e gli ostaggi a Gaza”.

Il ministro degli Esteri spagnolo José Manuel Albares ha invitato la comunità internazionale a prendere in considerazione sanzioni contro Israele per fermare la guerra a Gaza.

E in Spagna, a Madrid, domenica 25 maggio, vertice del ‘Gruppo di Madrid’, gruppo di Paesi europei ed arabi, Italia compresa con la sottosegretaria Maria Tripodi.

I Paesi aderenti “hanno chiesto l’attuazione della soluzione a due Stati, Israele e Palestina, un immediato cessate il fuoco, la liberazione di tutti gli ostaggi e l’acceso degli aiuti umanitari a Gaza”.

© Riproduzione riservata

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