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È Anna Ethelwyn Baccaglini-Frank, professoressa associata di Matematiche Complementari dell’Università di Pisa, la vincitrice del prestigioso premio «Giovanni Prodi» promosso dall’Unione Matematica Italiana (UMI) e l’Associazione Italiana per la Ricerca in Didattica della Matematica (AIRDM) per premiare il ricercatore under 40 in Didattica della Matematica che, con la propria ricerca, abbia dato un contributo scientifico originale e significativo a livello internazionale.
Il premio, alla prima edizione e a cadenza quadriennale, è intitolato ad una figura prestigiosa: Giovanni Prodi che, sessant’anni fa, da matematico affermato con risultati di eccellenza nel campo dell’Analisi e docente dell’Università di Pisa, è stato praticamente il fondatore della ricerca in Didattica della Matematica.
Il riconoscimento è stato conferito alla professoressa Baccaglini-Frank stamani, 4 settembre 2023, nella splendida cornice del Teatro Verdi, in occasione della giornata di apertura del XXII Convegno dell’Unione Matematica Italiana ospitato dal nostro Ateneo in collaborazione con la Scuola Normale Superiore e arriva a coronamento di un’annata densa di riconoscimenti per la ricerca in didattica della matematica dell’Ateneo pisano.
Nelle motivazioni della Commissione, composta da cinque esperti di chiara fama, si riconosce il rigore e la rilevanza degli studi condotti dalla professoressa Baccaglini-Frank così come la significatività a livello internazionale dei risultati di ricerca da lei raggiunti.
“Sono estremamente onorata di ricevere questo premio, che corona il percorso di ricerca intrapreso fin dal dottorato – ha spiegato raggiante la professoressa Baccaglini-Frank –Sono sempre stata curiosa di capire come ragionano le persone quando fanno matematica, e mi sono appassionata alla ricerca in Didattica della Matematica appena ho conosciuto questa disciplina, provando a venire in Italia e, in particolare, a Pisa proprio per la tradizione di ricerca esistente. Se sono arrivata a vincere questo importante premio è merito soprattutto di chi mi ha insegnato a fare ricerca, a cominciare dalla mia relatrice della tesi di dottorato, e a tutte quelle persone da cui ho imparato qualcosa nelle preziose esperienze avute in Italia e all’estero. Vorrei anche ringraziare i colleghi, docenti e amministrativi, del mio Dipartimento per il continuo supporto dato fin dal mio arrivo.”