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PRATO – Ferragosto in carcere a Prato per una delegazione regionale del Partito Democratico, per verificare le condizioni della struttura agli onori delle cronache per una serie di suicidi di detenuti
La delegazione era composta dalportavoce del Pd Toscana, Diego Blasi, dal presidente del consiglio comunale di Prato Lorenzo Tinagli, dal consigliere regionale Marco Martini e dalla consigliera comunale di Prato Martina Cacciato, oltre che da rappresentanti della Camera Penale.
“È un’altra giornata di caldo estremo e nel carcere de La Dogaia non si respira – ha detto Blasi all’uscita – Ma il problema non sono solo le temperature eccessive in cui i detenuti sono costretti a vivere e il personale a lavorare: lo sono anche il sovraffollamento cronico, la presenza di cimici e blatte, la carenza di mediatori culturali, in grado di gestire l’elevato numero di detenuti stranieri, e di funzionari, con conseguente mancanza di coordinamento del personale. Una situazione critica che compromette non solo la sicurezza, ma anche la possibilità di offrire ai detenuti adeguate opportunità di reinserimento attraverso progetti formativi e lavorativi. Il lavoro di chi opera in carcere, a tutti livelli, sicuramente è encomiabile. Ma non può bastare”.
“È inaccettabile – conclude Blasi – che, di fronte a continui suicidi e strutture fatiscenti, si continui a minimizzare una situazione che richiede interventi immediati e concreti. Come Partito Democratico in Toscana continueremo a batterci affinché la dignità umana e i diritti fondamentali siano rispettati anche all’interno delle carceri, chiedendo al governo di intervenire con urgenza per risolvere le criticità di cui ho potuto essere testimone”.