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PRATO – Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha presieduto questa mattina (15 agosto), nella prefettura di Prato, la riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Al centro del tavolo un’analisi complessiva dello stato della sicurezza sul territorio nazionale, seguita da un approfondimento dedicato alla città e alla provincia di Prato. Tra i temi principali affrontati: ordine pubblico e sicurezza, analisi dei nuovi scenari di rischio, prevenzione e contrasto del terrorismo e dell’immigrazione irregolare.
Al comitato erano presenti, oltre ai sottosegretari all’interno Nicola Molteni, Wanda Ferro ed Emanuele Prisco, il capo della oolizia, i comandanti generali dell’Arma dei carabinieri e della Guardia di Finanza, il capo di Stato maggiore della Difesa, il capo del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e il comandante generale del Corpo delle capitanerie di porto – Guardia costiera.
Hanno partecipato inoltre i vertici dei dipartimenti per le libertà civili e l’immigrazione e dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile del Viminale, il direttore dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, i rappresentanti delle agenzie di intelligence, il capo del corpo nazionale dei vigili del fuoco, il prefetto di Prato e rappresentanti delle istituzioni locali.
Folta anche la rappresentanza di parlamentari di centrodestra del territorio.
Per l’occasione è stato presentato il dossier dell’attività del Viminale nei primi sette mesi dell’anno.
Scarica qui il dossier del Viminale per l’attività dei primi sette mesi dell’anno
Ma sull’incontro di oggi a Prato non mancano le polemiche. Il deputato e segretario Pd, Emiliano Fossi così si è scagliato contro l’evento: “Quello che è avvenuto oggi a Prato rappresenta un precedente grave. Il ministro Piantedosi ha trasformato una riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica in una vera e propria passerella elettorale per la destra. Che ci facevano i parlamentari di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia in Prefettura? E perché non è stato invitato nessun rappresentante dell’opposizione? Questa destra non rispetta nemmeno le forme della minima correttezza istituzionale”.
“È inaccettabile vedere le istituzioni dello Stato utilizzate come scenografia per selfie e foto di gruppo a uso elettorale. Il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica è un organo tecnico, non un palcoscenico per la propaganda di partito. Questo utilizzo spregiudicato dell’apparato statale per fini di propaganda politica in vista delle elezioni regionali è indegno di una democrazia matura. La presenza esclusiva di parlamentari della maggioranza trasforma un atto istituzionale in un comizio mascherato”.
“Prato e la Toscana meritano rispetto, non queste messinscene che sviliscono il ruolo delle istituzioni – conclude la nota – Chiediamo al governo di fare chiarezza su questa deriva che confonde il ruolo dello Stato con gli interessi di parte”.