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PRATO – Una vasta operazione coordinata dalla procura ha portato al sequestro di oltre 75mila prodotti irregolari, tra articoli tessili, abbigliamento, cosmetici e alimenti. I controlli, svolti con il supporto della Guardia di finanza di Prato, erano mirati a contrastare attività di contraffazione e abusivismo commerciale.
Le ispezioni si sono concentrate soprattutto nella zona industriale del Macrolotto, con verifiche in negozi di via Ghisleri, via Chemnitz e, nel centro cittadino, in via Pistoiese, cuore della Chinatown pratese. L’operazione è stata preceduta da settimane di monitoraggio del territorio, basate su appostamenti, pedinamenti e consultazione delle banche dati.
Dai controlli sono emersi prodotti contraffatti o potenzialmente pericolosi per la salute: cosmetici privi dei requisiti minimi, contenitori per alimenti senza certificazioni, articoli tessili senza etichettatura regolare e semilavorati che imitavano i marchi di note griffe.
Durante le verifiche è stata identificata una cittadina cinese di 34 anni che ha esibito un documento appartenente a un’altra persona, assente al momento del controllo. In totale, nei confronti di cinque persone sono stati avviati procedimenti per reati legati alla contraffazione, all’alterazione di marchi e ad altre irregolarità sulla sicurezza dei prodotti.
Per le violazioni amministrative sono stati coinvolti gli enti competenti: la Camera di Commercio per i prodotti tessili, la Regione Toscana per i controlli su cosmetici e materiali a contatto con alimenti, e il Dipartimento Icqrf Toscana e Umbria del Ministero dell’Agricoltura per le confezioni alimentari prive di etichettatura obbligatoria.
Secondo le stime, la merce sequestrata avrebbe potuto generare un illecito profitto di circa 500mila euro se immessa sul mercato.



