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venerdì 13 Giugno 2025
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Ipotesi corruzione: avviso di garanzia per la sindaca di Prato, Ilaria Bugetti

I fatti risalirebbero al suo periodo da consigliera regionale: avrebbe favorito gli interessi di un imprenditore. La prima cittadina: "Non mi sottrarrò a nessun riscontro"

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PRATO – Terremoto politico – giudiziario a Prato. La procura di Firenze ha inviato un avviso di garanzia alla sindaca, Ilaria Bugetti, con richiesta di misura cautelare di arreti domiciliari.  

L’accusa è di corruzione ai tempi in cui era consigliera regionale: avrebbe favorito gli affari dell’imprenditore Matteini Bresci in cambio di un finanziamento per le elezioni regionali 2020. 

Questa mattina, come comunicato dal procuratore capo Filippo Spiezia, la procura ha coordinato alcune attività di perquisizione personale, locale e informatica anche al Comune di Prato, ad opera della polizia giudiziaria delegata, emesse nel contesto di indagine per il reato di cui all’articolo 318 del codice penale.

“Tale ipotesi di reato è stata ascritta all’attuale sindaca – spiega la procura – ed attiene anche a condotte che sarebbero state commesse nel periodo in cui l’indagata – per la quale vige la presunzione di non colpevolezza in tale fase del procedimento investigativo – rivestiva la carica di consigliera della Regione Toscana”.

“Con il presente comunicato, in qualità di sindaca di Prato, ritengo sia mio dovere immediatamente comunicare di aver ricevuto in data odierna, 13 giugno, un avviso di garanzia dalla Procura della Repubblica di Firenze – è la dichiarazione della sindaca – Comunico tali circostanze nel preciso momento in cui sono terminate le operazioni investigative. In relazione al contenuto di tale avviso la mia persona si è messa immediatamente disposizione dell’autorità procedente nel rispetto reciproco dei ruoli. Sin da ora ribadisco l’assoluta fiducia nell’operato della magistratura e delle forze dell’ordine, e non mi sottrarrò a nessun riscontro, spiegando le mie ragioni, confidando nel fatto e avendo la certezza che il mio operato è sempre stato improntato alla correttezza personale, istituzionale nonché giuridica. Come detto sono a disposizione degli organi inquirenti e con fiducia proseguo nel mio ruolo con dedizione e attenzione al bene comune come ho sempre fatto“.

Sul tema interviene la Lega con il segretario regionale Luca Baroncini, il commissario provinciale Elisa Montemagni e il capogruppo Claudiu Stanasel: “Non vogliamo assolutamente sostituirci al prezioso lavoro d’inquirenti e magistratura, ma è chiaro, fin da ora, che se le pesanti accuse di corruzione nei confronti del sindaco di Prato Ilaria Bugetti, venissero confermate, allora ci aspetteremo le immediate dimissioni della stessa. Sarebbe, infatti, improponibile ed inaccettabile, a nostro avviso, che la prima cittadina potesse continuare nel suo mandato. Occorre, infatti, avere il massimo rispetto dei pratesi e se quanto le imputano fosse realtà, Prato non potrebbe più assolutamente essere amministrata da lei. Siamo e rimarremo garantisti, ma la grave questione emersa quest’oggi non deve essere, comunque, minimamente sottovalutata”.

“Siamo garantisti. Ilaria Bugetti rimane innocente fino a condanna definitiva. Tuttavia, qualora la richiesta di arresti domiciliari fosse confermata, il Sindaco di Prato dovrebbe dimettersi immediatamente. Il buonsenso e l’amore per la città di Prato devono prevalere. La terza città del centro Italia ha infatti bisogno di una guida presente e pienamente legittimata, soprattutto alla luce delle difficoltà che vive il suo distretto tessile e le gravi criticità legate alla presenza stabile delle mafie straniere sul territorio, in particolare quella cinese”. Lo dichiara il deputato toscano della Lega Andrea Barabotti.
“Prato è una città che ha necessità di un sindaco forte, senza ombre, capace di difendere la legalità e la sicurezza dei cittadini. Qualcuno che possa avere la schiena dritta e la determinazione di contrastare la mafia cinese, gli altri fenomeni criminali, dalle molteplici nature, rispetto ai quali troppo spesso alcuni voltavano lo sguardo dall’altra parte, che infestano il nostro territorio, senza dover dire troppi grazie a possibili finanziatori opachi. Non entriamo nel merito delle accuse rivolte al Sindaco Bugetti, crediamo nella presunzione di innocenza fino al terzo grado di giudizio, ma reputavamo già debole e inadeguata Ilaria Bugetti ben prima di questa vicenda. Prova ne è la richiesta di chiarimenti, fatta il 4 giugno 2024, attraverso una lettera al presidente Antonio Mazzeo da parte dell’allora nostro capogruppo in consiglio regionale Francesco Torselli, su un acclarato finanziamento ricevuto da Ilaria Bugetti da parte proprio dell’imprenditore Matteini per la campagna elettorale alle regionali 2020 e per capire se avesse avuto rapporti lavorativi con lui. Rispetto a quanto accaduto, crediamo che per Bugetti sia ancor più impossibile guidare la città con la serenità che serve. E ci auguriamo, da pratesi prima di tutto, che ne possa prendere reale consapevolezza nelle prossime ore. I cittadini meritano trasparenza”. Lo scrive, in una nota, la deputata pratese di Fratelli d’Italia Chiara La Porta.

Sul tema anche l’onorevole Mazzetti (Forza Italia): “In passato, un sindaco di centrodestra, l’unico, fu smontato da continue azioni della magistratura; quindi, resto garantista. Soprattutto con gli avversari che mai lo sono stati con noi. Tuttavia, non posso esimermi dal constatare che, quando si esercita il potere in modo ininterrotto e senza naturale discontinuità – ciò succede in Toscana –, si vengono a consolidare dei sistemi di scambio, di finanziamento, di favori su cui è bene, per la democrazia e la sana amministrazione, vederci chiaro. Conosco Ilaria Bugetti da oltre vent’anni e, nonostante le differenze politiche, le sono vicina in questo momento difficile, perché da liberali siamo abituati a giudicare l’operato politico, non certo le vicende personali o giudiziarie”.

“Alla luce dei fatti emersi a Prato, che hanno portato alla richiesta di arresti domiciliari del sindaco Ilaria Bugetti per l’ipotesi di corruzione, chiederò al presidente della commissione Antimafia, onorevole Chiara Colosimo, di fare richiesta degli atti alla Dda di Firenze. Ritengo doveroso approfondire il filone che riguarda l’inchiesta che sta riguardando il sindaco di Prato, anche alla luce del lavoro che la commissione Antimafia ha portato avanti negli ultimi mesi legato al filone della mafia cinese, e che è culminato nella presenza della commissione stessa a Prato qualche mese fa. Un lavoro fatto nell’intento di fare chiarezza sui rapporti tra la criminalità organizzata cinese e la politica locale. Mantenendo sempre ogni profilo di garanzia, che è proprio della fase delle indagini, occorre approfondire ogni aspetto nell’interesse di Prato della Toscana”. Lo scrive, in una nota, il deputato e componente della commissione Antimafia di Fratelli d’Italia Francesco Michelotti.

Il Pd invece fa quadrato intorno alla sua sindaca.

“Conosco e apprezzo Ilaria Bugetti per la sua dedizione alla città di Prato e la sua passione nell’impegno politico. Le sono vicino, nel pieno rispetto del lavoro della magistratura e certo che saprà rispondere con chiarezza e trasparenza a quanto sollevato dal procedimento in atto”. È questa la dichiarazione del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani in merito all’inchiesta che vede indagata la sindaca di Prato Ilaria Bugetti.

“A nome mio e del Pd Toscana esprimo piena vicinanza e affetto alla sindaca di Prato Ilaria Bugetti, che sono certo saprà dimostrare la sua estraneità ai fatti e la correttezza del suo lavoro, correttezza che la contraddistingue sia a livello politico che morale. Profondo rispetto e massima fiducia nell’operato della magistratura affinchè sia fatta chiarezza in questa vicenda giudiziaria in cui Ilaria ha mostrato fin da subito collaborazione con le autorità predisposte”, dichiara in una nota il segretario del Pd Toscana Emiliano Fossi.

“Il Partito Democratico di Prato esprime piena fiducia nella sindaca Ilaria Bugetti e massimo rispetto per il lavoro della magistratura – afferma Marco Biagioni, segretario del  Pd Prato – Prendiamo atto che la sindaca ha ricevuto un avviso di garanzia e, come ha dichiarato lei stessa, si è immediatamente messa a disposizione dell’autorità giudiziaria. Conosciamo Ilaria e la sua storia politica. Ha sempre operato con trasparenza e correttezza. Siamo certi che saprà chiarire ogni aspetto nelle sedi opportune. Come Pd di Prato – conclude Biagioni – siamo al fianco della sindaca”.

“Conosco Ilaria da anni, so della sua integrità e della sua dedizione al servizio pubblico – dice il deputato Marco Furfaro, membro della segreteria nazionale del Pd – Ha fatto bene a mettersi immediatamente a disposizione della magistratura, dimostrando ancora una volta il suo rispetto per le istituzioni e la trasparenza che ha sempre contraddistinto il suo operato. Confido nel lavoro della magistratura e sono certo che tutto si chiarirà presto e che Ilaria potrà continuare il suo prezioso lavoro per la città di Prato. Le sono vicino in questo momento con l’affetto e la stima di sempre”.

© Riproduzione riservata

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