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PRATO – Jang Bobo, 38 anni, più volte condannato per reati legati allo spaccio di sostanze stupefacenti, è riuscito a sfuggire rocambolescamente alla polizia nonostante fosse stato arrestato a seguito di un provvedimento definitivo della Cassazione.
L’uomo, già noto alle autorità giudiziarie di Prato e Milano, era sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria quando, il 2 febbraio 2024, è stato trovato in possesso di 20 grammi di metanfetamina, una pistola semiautomatica calibro 45 con cinque colpi inseriti, un coltello a serramanico, numerose armi bianche (tra cui due macheti, un pugnale e altri coltelli), una fiamma ossidrica artigianale, due piedi di porco, una tenaglia e un trapano a manovella.
Gli inquirenti, esaminando i suoi telefoni, hanno scoperto una rete di contatti che lo identificavano come figura di riferimento per una parte della comunità cinese coinvolta nello spaccio di droga e nella compravendita di documenti contraffatti, oltre che di accessori e abbigliamento di lusso presumibilmente rubati. Nonostante la gravità dei reati, il Giudice per le indagini preliminari di Prato aveva inizialmente disposto nei suoi confronti il divieto di dimora nelle province di Prato, Firenze e Pistoia.
Su appello della Procura, il tribunale del riesame di Firenze ha poi riformato la misura applicando la custodia cautelare in carcere, provvedimento diventato definitivo il 3 luglio 2025 con il rigetto del ricorso in Cassazione presentato dalla difesa. L’uomo è stato quindi individuato e arrestato nella giornata del 10 luglio 2025. Al momento del fermo, è stato trovato in possesso di 500 grammi tra shaboo e ketamina, un bilancino di precisione, alcune migliaia di euro in contanti, un passaporto taiwanese e due telefoni cellulari.
Tuttavia, una volta condotto negli uffici della Squadra Mobile di Prato, Jang Bobo è riuscito a liberarsi dalle manette e a fuggire, nonostante fosse sotto custodia. Secondo la Procura, la sua evasione è stata resa possibile anche dalla carenza di organico della polizia pratese, che risulta comunque impegnata su numerose e complesse attività investigative. Le ricerche dell’uomo sono tuttora in corso.