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FIRENZE – La guerra alla burocrazia di carta continua. La Regione Toscana mette sul piatto nuove risorse per il progetto Cartabyte. Si tratta di un finanziamento extra da un milione e ottocento mila euro. Fondi destinati a premiare i 130 Comuni che hanno scommesso sulla digitalizzazione dei propri archivi.
L’obiettivo è trasformare polverosi archivi fisici in database accessibili, partendo dalle complesse pratiche urbanistiche ed edilizie. Con questo nuovo stanziamento, la dotazione complessiva del bando lievita a sei milioni di euro. Il progetto era partito nel 2023 con 3 milioni, poi integrati da altri 1,2 milioni per scorrere la graduatoria. Ora arriva l’impulso finale.
Per il presidente Eugenio Giani è una mossa strategica. “Modernizzare la Pubblica Amministrazione – spiega – significa garantire servizi più snelli ai cittadini. È un investimento sull’efficienza della Toscana”. Sulla stessa linea l’assessore all’innovazione, Alberto Lenzi, che sottolinea il successo dell’iniziativa. La risposta dei sindaci è stata massiccia. “La semplificazione è centrale”, conferma Lenzi. Meno carta significa più sostenibilità ambientale, ma soprattutto risposte più veloci per cittadini e professionisti.
La tabella di marcia è serrata. I progetti sono già in corso d’opera e dovranno concludersi entro la fine del 2026. Per supportare gli uffici tecnici, la Regione non si è limitata ai soldi. Ha fornito Linee guida operative e un Accordo Quadro specifico. Strumenti tecnici fondamentali che permettono ai Comuni di affidarsi a operatori economici qualificati per la gestione e la conservazione dei nuovi patrimoni digitali.



