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Alluvionati in Toscana, incontro in Regione dopo protesta

Rappresentanti comitati Montemurlo Campi Bisenzio da Giani dopo corteo con sindaci Calamai e Tagliaferri. Giani scrive a Mef per 66 milioni dal Governo "che non si materializzano per problemi procedurali". E chiede incontro con parlamentari toscani

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Alluvionati in Toscana, incontro in Regione dopo protesta.

Alluvionati in Toscana, i rappresentanti del coordinamento dei comitati dei cittadini di Campi Bisenzio e Montemurlo colpiti dall’alluvione del novembre scorso hanno incontrato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani insieme all’assessora alla protezione civile e al direttore della protezione civile della Regione.

Incontro dopo la marcia di protesta dei giorni scorsi promossa dal coordinamento dei comitati partita dall’Osmannoro a Campi Bisenzio per raggiungere la sede della Regione a Novoli. Una marcia di protesta che ha visto in corteo anche Andrea Tagliaferri, sindaco di Campi Bisenzio e Simone Calamai, sindaco di Montemurlo.

Tagliaferri: “Doveroso esserci oggi. Oggi più che mai occorre mettere a terra il piano degli investimenti presentato dalla Regione Toscana al Governo per migliorare la sicurezza idraulica del territorio. Ancora oggi dopo 6 mesi non è stato nominato un commissario per la ricostruzione e questo è inaccettabile”.

Calamai: “Vogliamo risposte veloci sia sulle necessità degli interventi da parte degli enti che devono essere realizzati nel nostro territorio, sia per le persone che hanno subito danni. E’ inconcepibile che ancora oggi non è arrivato dal Governo un euro agli alluvionati, ed è inconcepibile che ancora non ci sia la certezza della copertura di tutte le somme urgenze. Chiediamo arrivino velocemente le risorse, perchè gli interventi di mitigazione sono importanti e quindi serve tutto quello che è necessario alla ricostruzione. Il tempo è prezioso e bisogna velocizzare gli interventi sul territorio. Chiedo risposte da parte del Governo verso la Toscana”.

Nel corso della riunione con Giani, rendiconta Regione Toscana, punto sui ristori, ma anche gli interventi da fare e le risorse da trovare per mettere in sicurezza il territorio.

E due novità: la lettera inviata al Mef (il presidente l’aveva annunciata lunedì scorso dopo averne parlato con il Capo dipartimento Fabrizio Curcio) in cui “il presidente della Regione chiede di anticipare i 66 milioni previsti dal Governo ma che ad oggi non si materializzano per problemi procedurali”. E un incontro richiesto per lunedì prossimo ai parlamentari toscani “per alzare la voce in questa direzione perché’ prima c’è la legge e prima ci sarà la certezza che arriveranno i soldi alle famiglie: 5.000 euro alle famiglie e 20mila alle imprese”.

“Come noto la lettera al Ministero delle Finanze nasce proprio a causa del vulnus nel decreto legge del Governo che per l’immediato sostegno ha previsto i 66 milioni senza indicare le procedure affinché i soldi si materializzino nella disponibilità del commissario”.

Giani ha spiegato come “su un totale di 9.643 richiedenti il contributo regionale sia stato liquidato a 6.437 domande per un importo di 16.972,724 euro”. E ha ribadito che entro fine maggio, con un altro decreto, verranno liquidati ulteriori cittadini per arrivare, già entro la fine del mese, ad una copertura di circa l’85 per cento delle richieste valide.

Sulle somme urgenze “il Governo ha riconosciuto 122 milioni a fronte di una richiesta di 162 milioni. Significa che mancano 40 milioni che ricadranno in parte sui Comuni già duramente colpiti”.  Anche su questo punto Giani “si è dilungato nel chiarire, precisando anche il dettaglio degli interventi di soccorso, assistenza alla popolazione e ripristino: 54 interventi di soccorso e assistenza alla popolazione per 4,5 milioni di euro e 169 milioni per 1.620 interventi di somma urgenza di cui 1.328 lavori eseguiti dal genio civile, dai consorzi di bonifica e gli enti locali.
Tutte le somme urgenze sono concluse per la maggior parte, sono ancora in corso quelle di importo più elevato e quindi con lavori più lunghi.
Ricordiamo anche che per gli interventi per la riduzione del rischio idraulico la Regione ha inviato al Governo un piano da oltre 1 miliardo di euro di interventi dei quali ad oggi non c’è stato alcun riscontro”.

© Riproduzione riservata

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