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Golar Tundra a Piombino
tra silenti e assenti. Giani, quali compensazioni? Vola export gas.
E’ arrivato col solo Giani più o meno no stop in porto il rigassificatore targato Snam da 300 metri che Giani presidente della Regione Toscana nonché commissario di Governo per il rigassificatore incaricato da Draghi ha definito “nave della libertà”.
In porto senza rappresentanti di Governo ad attenderlo.
Quelli del Governo Draghi che l’ha voluto. Quelli del Governo Meloni – anche -sul sì al rigassificatore in continuità con Draghi.
Mentre intanto continuano a volare i dati della vendita di gas dell’Italia all’estero.
E delle compensazioni, quelle del memorandum annunciato da Giani per Piombino, non c’è ancora traccia.
Giani trionfale e trionfante nel porto di Piombino domenica 19 marzo sera con tanto di reportage via social nell’annunciare bollette più basse e indipendenza dalla Russia mentre allo stesso tempo annuncia 100mila posti di lavoro nei prossimi cinque anni nel suo bilancio di metà mandato a Firenze, nell’unico momento in cui si è staccato dal Golar Tundra dipinto di blu.
L’unico rappresentante istituzionale Giani, Pd, in porto. In piena coerenza con la sua azione di commissario di Governo.
Per Golar Tundra in porto l’assenza del sindaco Ferrari, Fratelli d’Italia, sempre dichiaratosi contrario con tanto di partecipazione alle manifestazioni con i suoi concittadini e ricorso al Tar che si pronuncia a luglio.
Ferrari ha parlato nel pomeriggio del giorno dopo l’arrivo di Golar Tundra per rassicurare la gente di Piombino che, con migliaia di persone nei molti cortei pacifici, ha sempre detto no al rigassificatore.
Ferrari: “Se il Tar accoglie il ricorso la nave se ne va”. Eventualità, quella del ricorso accolto, che non tange Giani.
Nessun rappresentante di Governo in banchina dunque per l’arrivo del Golar Tundra.
Governo che da Draghi a Meloni con trait d’union Cingolani, ha definito il rigassificatore a Piombino sicurezza nazionale per una dichiarata emergenza energia.
E nemmeno nessuno di quelli dichiaratisi contrari in una campagna elettorale delle politiche 2022 che in Toscana ha visto il rigassificatore tra i temi centrali. Con Piombino tappa obbligata per i candidati di Camera e Senato. Solo Calenda a Piombino si è esposto alle contestazioni: “Non vengo a raccontarvi come gli altri che il rigassificatore non si fa”.
Intanto, con una dichiarata emergenza energia, quella che ha portato il Golar Tundra in Toscana, continua a volare l’export di gas.
Volava col Mite di Cingolani, ministro Draghi ora advisor per l’energia di Meloni.
Vola con l’ex Mite ora Mase di Pichetto Fratin.
Gli ultimi dati pubblicati Mase, Ministero ambiente sicurezza energetica, rendicontano da gennaio a dicembre 2022, quindi piena guerra Russia-Ucraina, più 198,9% di esportazione gas dell’Italia rispetto allo stesso periodo 2021. Con un dato gennaio 2023 di più 22,8% rispetto a gennaio 2022, vale a dire il solo mese 2022 non ancora in guerra.
E con l’export di gas volano anche le compensazioni e le proroghe.
Le compensazioni per Piombino in cambio del rigassificatore di cui Giani si è fatto promotore e portatore, ma di cui ora Giani, nel proclamare “L’Italia dica grazie a Piombino” puntualizza: “Le avevamo discusse con il Governo Draghi, con il nuovo Governo ancora non sono stato chiamato a ragionarne”.
Poi: “Non ho motivi di ritenere che dopo l’arrivo della nave il Governo rinunci alle compensazioni: sono ottimista sul fatto che ci saranno”.
Le proroghe a Snam concesse dal commissario Giani visto che Snam ancora non ha detto dove andrà Golar Tundra al termine dei tre anni a Piombino. Non l’ha detto con 100 giorni di proroga. Ha ancora altri 90 giorni di proroga per dirlo, adesso entro il 26 giugno prossimo.
Nelle manifestazioni a Piombino contro il rigassificatore hanno sfilato anche le bandiere di Pd e Fratelli d’Italia, partito (lo stesso del sindaco Ferrari) che ora governa e con il quale Golar Tundra è arrivato a Piombino.
Adesso entrambi i partiti sono silenti. Oltre che assenti.