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Regionali 2023, schiaffi in casa Pd. Letta esulta dopo il ko. Tutti contro tutti

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E’ durata un battito di ciglia la réunion di opposizione con officiante involontario il deputato FdI Donzelli.

Il tempo di perdere alle regionali in Lombardia e Lazio nelle elezioni per pochi intimi più disertate di sempre alle urne.

Con vittoria bis (dopo le politiche 2022) del centrodestra all’indomani del Festival di Sanremo.

Ed è di nuovo lite tra Pd, M5S e Terzo Polo.

Ma mentre M5S e Terzo Polo per se stessi fanno mea culpa, in casa Pd volano schiaffi.

Schiaffi forti e ben mirati soprattutto in Toscana. Dove il nuovo ko diventa l’arma per attaccare l’avversario delle primarie del 26 febbraio con sfida Bonaccini-Schlein.

Tutti litigano in uno sfascio ormai completo all’interno del Pd.

Pd che, si sa, mea culpa lo fa mai. E nel Pd sono tutti furiosi per il nuovo ko.

Tutti tranne uno: Enrico Letta.

Il pisano Enrico Letta esulta.

Il segretario nazionale Pd più dimissionario di sempre, che di fatto in questi mesi di dimissioni no stop ha lasciato i dem senza guida, è l’unico ad esultare in casa Pd.

Difficile stabilire se la sua esultanza sia più per un presunto trionfo Pd che riesce a vedere solo lui.

O perché M5S e Terzo Polo escono sconfitti dalle regionali.

O più semplicemente perché vuole difendere se stesso.

Letta, dimenticando che fino a poche ore fa il Pd nel Lazio governava, si lancia in conteggi tutti suoi: “I fatti. I nostri due candidati in Lombardia e Lazio ottengono più voti delle scorse regionali. Le nostre liste, oltre il 20%, prendono più delle politiche. Il Pd la sua parte l’ha fatta. M5S e Terzo Polo non hanno voluto coalizzarsi, dimezzano i voti e se la prendono con noi”.

Poi Letta: “L’Opa contro il Pd ha fatto male a chi l’ha tentata. Ci auguriamo che questo risultato dimostri finalmente a M5S e Terzo Polo che l’opposizione va fatta al governo e non al Pd. Il Pd rimane saldamente seconda forza politica e primo partito dell’opposizione”.

Non ci stanno i candidati alla leadership Bonaccini e Schlein.

Bonaccini: “La sconfitta è in continuità con quella delle politiche del 25 settembre”. Schlein: “Ora bisogna cambiare per davvero, nella visione, nei volti e nel metodo”.

Il deputato Emiliano Fossi, candidato leader Pd Toscana mozione Schlein, parla di baratro Pd e posta la sua foto con cartello “Basta perdere”.

Il sindaco di Firenze Nardella: “Il Pd è il primo partito dell’opposizione, il secondo in assoluto. Ma questo, se pure è un fatto, è una magra consolazione. Dobbiamo davvero ricominciare con umiltà e tenacia e ripartire da zero per costruire un nuovo partito che abbia anche nuove facce, che sappia parlare un linguaggio semplice”.

 

© Riproduzione riservata

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