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FIRENZE – Bandiere a mezz’asta, da questa mattina (22 aprile) a palazzo del Pegaso, sede del consiglio regionale della Toscana, per esprimere la partecipazione al lutto che con la scomparsa di papa Francesco ha colpito tutta la cristianità e l’intera comunità internazionale. Come ha spiegato il presidente dell’assemblea legislativa della Toscana, Antonio Mazzeo, si tratta “di un giusto e doveroso tributo a un uomo che in questi tempi difficili e di incertezza è sempre stato un punto di riferimento per tutti noi. Con lui se ne va una delle voci più forti del nostro pianeta. E da oggi, ne sono convinto, saremo tutti un po’ più soli”.
“Sono giorni tristi. Per chi come me è credente, ma anche per chi non crede – ha aggiunto Mazzeo – La sua voce era una guida attraverso le sue battaglie per un mondo più giusto e per costruire un pianeta migliore, rispettoso dell’ambiente e all’altezza del monito di san Francesco”.
Il presidente Mazzeo sottolinea l’impegno costante e indefesso di papa Francesco per “costruire un mondo di pace” e l’uomo capace di trasmettere, attraverso i suoi gesti e le sue parole, “i valori veri della vita”. Per tutti questi motivi, Mazzeo rivolge un ringraziamento al papa “per tutto quello che ha fatto, per il passo lento e faticoso nei giorni difficile della pandemia”. Un grazie particolare, per il primo giorno del pontificato, nel quale decise di fare “la prima uscita pubblica andando nell’isola di Lampedusa, mandando al mondo un messaggio di speranza”.
Il consiglio regionale aderisce al lutto nazionale di cinque giorni annullando tutte le iniziative pubbliche in programma.
In queste ore di lutto nazionale e di raccoglimento per la morte di Papa Francesco, il presidente dell’assemblea toscana, Antonio Mazzeo sta inoltre valutando, dopo la proposta del presidente della giunta, Eugenio Giani, l’opportunità di convocare una seduta straordinaria del consiglio regionale, per ricordare e celebrare adeguatamente la figura del Pontefice, “esempio di coerenza, di tenacia, di verità” – dice Mazzeo –, il cui “messaggio continuerà a vivere e a camminare per sempre insieme a noi”.
“Ne parlerò con i capigruppo il prima possibile – spiega Mazzeo –. A questo aggiungerò la proposta all’Uuficio di presidenza dell’assemblea legislativa, di intitolare al Pontefice una delle sale più prestigiose dei nostri palazzi. Un segno concreto e duraturo per dire grazie a chi ha saputo parlare al mondo con parole semplici e potenti, capaci di toccare il cuore e cambiare le nostre coscienze”.
La sollecitazione era arrivata proprio da Giani: “Ringrazio l’arcivescovo di Firenze Gherardo Gambelli – ha dichiarato il presidente della Regione Giani – per il modo sobrio e nello stesso tempo così sentito di vivere la veglia in memoria di Papa Francesco. È una forma di testimonianza esemplare che io trovo anche oggi nel desiderio di reciproco contatto che tante persone manifestano per esternare il proprio dolore. Papa Francesco è stato un Papa rivoluzionario, il Papa degli ultimi, che più volte ha legato la sua presenza a Firenze. La sua volontà di voler pregare sulla tomba di don Milani durante la sua visita in Toscana restituisce il senso di una Chiesa fortemente vicina a coloro di cui non parla nessuno e rappresentano l’espressione dello spirito autentico del Vangelo”.
“Papa Francesco è stato uno dei profondi interpreti di questo sentimento che rimanda alla chiesa popolare e per questo rimarrà nella storia – conclude – Esaurito il percorso dei giorni del lutto e del dolore, mi piacerebbe che dell’eredità umana e spirituale di Papa Francesco si ragionasse in sede di consiglio regionale. Sarebbe molto importante che questo lascito trovasse una testimonianza permanente in Toscana, e conseguentemente penseremo bene come, ma è bene che con il suo nome resti duraturo il senso del ruolo nella storia che egli ha esercitato e del suo profondo rispetto, affetto e amore che ha manifestato per la nostra regione”.