Getting your Trinity Audio player ready...
|
FIRENZE – Nonostante la riduzione dei punti gioco fisici e un calo del numero complessivo di giocatori, la Toscana nel 2024 ha registrato una raccolta record nel settore del gioco d’azzardo, che ha superato gli 8,6 miliardi di euro, in netto aumento rispetto ai 6,6 miliardi del 2019. Un trend che rispecchia quello nazionale, spinto soprattutto dal boom del gioco online, ormai diffusissimo anche tra giovani e giovanissimi, con quasi 950mila conti attivi in regione.
Questi dati emergono dal nuovo Rapporto “L’Azzardo nella Regione Toscana”, presentato oggi a Firenze. Frutto della collaborazione tra il Cnr (Gaps ed Espad®Italia), l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e i Servizi per le Dipendenze (SerD), lo studio offre un’analisi approfondita dell’evoluzione del fenomeno e una valutazione dell’impatto delle politiche di contrasto regionali attuate negli ultimi anni.
Un problema ancora troppo sottovalutato, con ricadute sociali profonde
Simone Bezzini, assessore regionale al diritto alla salute, ha sottolineato: “L’evento di oggi ha evidenziato un fenomeno ancora troppo sottovalutato, anche a livello nazionale, dove si dovrebbe fare di più per i valori sociali e umani. Abbiamo ribadito in Conferenza delle Regioni che la salute e la coesione sociale vengono prima dell’economia. Questo fenomeno ha un impatto profondo su salute e reti sociali, richiedendo attenzione. In Toscana abbiamo un piano di prevenzione con CNR Pisa, Sant’Anna e Anci Toscana. La presa in carico è delle Asl, con le associazioni. È un grande lavoro di squadra che va oltre il sanitario ed è una priorità per la Toscana”.
I dati più preoccupanti: online in crescita, giovani sempre più coinvolti
Nel 2024 la spesa media per residente legata al gioco ha superato i duemila euro annui, pur rimanendo sotto la media nazionale. Il canale digitale ha ormai superato quello fisico in termini di raccolta, ma in Toscana si giocano ancora 2,4 miliardi di euro tramite slot e videolottery (Awp e Vlt).
Oltre 1,1 milioni di toscani tra i 18 e gli 84 anni – pari al 36,7% della popolazione – hanno giocato almeno una volta durante l’anno. Il gioco è più diffuso tra gli uomini (42%) rispetto alle donne (31%). I giochi più praticati restano i Gratta&Vinci (19%), seguiti da Superenalotto (12%), Lotto e scommesse sportive (entrambi al 4,6%).
Tra questi, oltre 110.000 persone (3,7%) presentano segnali di vulnerabilità rispetto al disturbo da gioco d’azzardo e più di 45.000 (1,5%) mostrano già comportamenti problematici, tali da richiedere interventi specifici.
Il quadro diventa ancora più critico osservando i giovani: nel 2023 la percentuale di utenti tra i 15 e i 29 anni presi in carico dai SerD è triplicata rispetto al 2019 (dal 4,2% al 13%). Secondo ESPAD®Italia, oltre metà degli studenti toscani (54,1%) tra i 15 e i 19 anni ha dichiarato di aver giocato almeno una volta nel 2023, rispetto al 42,9% del 2019. Particolarmente allarmanti sono i 6.500 studenti (4%) che presentano gioco problematico: un dato in costante crescita, correlato – spiega la ricercatrice Sabrina Molinaro del CNR – alla sempre maggiore esposizione al gaming digitale e all’accessibilità dei giochi da smartphone.
Strategie di contenimento: qualche segnale incoraggiante
Nonostante la gravità dei numeri, emergono anche alcuni dati positivi: rispetto al 2019, è diminuita la quota di popolazione che ha fatto accesso al gioco per la prima volta (dal 38,3% al 36,7%) e la percentuale di giocatori a rischio è rimasta stabile.
Un risultato che premia le politiche di prevenzione attuate dalla Regione Toscana, che ha realizzato 200 eventi all’interno di 58 progetti e 311 azioni territoriali, in collaborazione con le Asl, Anci, il Terzo Settore, il Cnr e la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
Il portale Agorà: trasparenza, dati e monitoraggio in tempo reale
A supporto delle attività è stato sviluppato il portale Agorà Telematica, una piattaforma strategica per il monitoraggio delle azioni e la trasparenza dei dati. Con oltre 6.500 iscritti e più di 400 pagine web attive, Agorà ospita l’intera documentazione del piano, incluse le iniziative di prevenzione, normative, report, eventi e strumenti operativi. Il portale si conferma uno strumento chiave per istituzioni, operatori e cittadini, e ha contribuito al raggiungimento di quasi il 90% degli obiettivi previsti dal piano regionale.