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CORTONA – Strage di cagnolini a Cortona. Otto cuccioli massacrati e gettati nel cassonetto.
Orrore a Cortona, in provincia di Arezzo. Otto cucciolini sono stati uccisi e gettati come rifiuti in un cassonetto.
A fare la scoperta una signora che stava gettando la spazzatura.
La foto è raccapricciante, è pubblicata dal canile di Ossaia e racconta l’orrore subito dai poveri cagnolini pieni di sangue e di ferite. Tutti morti. Un cucciolo ancora in vita e affidato alle cure nel veterinario non ce l’ha fatta. Nessuno dei cucciolini è sopravvissuto a tanta barbarie.
I cuccioli sarebbero stati colpiti e poi gettati in un sacco in un cassonetto stradale della zona fra Pergo e Sant’Angelo.
Il sindaco di Cortona Luciano Meoni: “Pratiche inammissibili che turbano un’intera comunità. Auspico collaborazione da parte della cittadinanza affinché venga scoperto l’autore”
Il canile di Ossaia: “Ogni mattina ci svegliamo con la certezza di essere nel 2023, ma poi improvvisamente ci ritroviamo nel Medioevo. Non riusciamo nemmeno a commentare”.
Il sindaco Luciano Meoni: “È inaccettabile che ancora oggi vengano adottate modalità cruente nei confronti degli animali. Auspichiamo che le forze dell’ordine possano individuare l’autore di questo gesto. La nostra comunità respinge ogni atteggiamento violento nei confronti degli animali, vogliamo esprimere il nostro sostegno ai volontari del canile e alla persona che ha fatto la scoperta”.
L’amministrazione comunale di Cortona ricorda che la città insieme al Comune di Montepulciano è ente capofila della gestione del canile rifugio e del canile sanitario. La struttura di Ossaia, che svolge il ruolo di canile rifugio, “è impegnata a fronteggiare il problema dell’abbandono degli animali grazie alla professionalità del personale e dei volontari. Oltre che agli investimenti da parte degli enti della Valdichiana Aretina e senese, fra cui il Comune di Cortona. Nella nostra realtà sono pertanto attive strutture e sono presenti persone capaci di gestire e accogliere animali”.
Il sindaco: “Inaccettabile che vengano abbandonati o ancor peggio uccisi. Non ci sono mai state scuse e non ci sono tanto meno oggi, né in futuro per coloro che compiono questi gesti. Auspico collaborazione da parte della cittadinanza affinché venga scoperto l’autore e questi fatti non si ripetano più”.