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Preziose opere d’arte ricollocate nella chiesa di San Francesco a Lucignano

Le opere, due pale d'altare e la statua del Bambino Gesù, sono state riposizionate durante una cerimonia alla presenza del prefetto Di Nuzzo

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LUCIGNANO – Si è tenuta a Lucignano, provincia di Arezzo, la cerimonia di riposizionamento di importanti opere d’arte nella chiesa di San Francesco.

La cerimonia ha visto la partecipazione del neoprefetto di Arezzo, Clemente Di Nuzzo, alla sua prima visita nel borgo della Valdichiana, del sindaco di Lucignano Roberta Casini, del comandante provinciale dei carabinieri colonnello Claudio Rubertà e del comandante la compagnia dei carabinieri dii Cortona, capitano Antonio De Santis.

Prima della cerimonia in San Francesco, il prefetto è stato accolto nella sala consiliare dalla sindaca Roberta Casini e dalla giunta comunale al completo. A seguire, una visita al museo civico e ai recentemente restaurati chiostro di San Francesco e Fortezza Medicea.

Il prefetto Di Nuzzo ha dichiarato di aver accolto “con piacere l’invito dell’amministrazione comunale in una giornata così importante per l’intera comunità”. Nel ricevere dal sindaco Roberta Casini una targa di benvenuto, il prefetto Di Nuzzo ha evidenziato “il forte legame dei toscani alle proprie tradizioni, alla propria cultura e all’arte, che qui a Lucignano si manifesta in tutta la sua straordinarietà”.

“I sindaci del territorio – ha aggiunto – sono i primi interlocutori della prefettura e con loro intendo dialogare e collaborare con spirito costruttivo”. Infine ha rivolto “un elogio alle forze dell’ordine ed in particolare al reparto Nucleo tutela patrimonio artistico dei carabinieri,  che anche in questa occasione hanno dimostrato grande efficienza, consentendo questa importante restituzione alla comunità di Lucignano”.

La sindaca di Lucignano, Roberta Casini: “Finalmente le pale d’altare restaurate e la scultura del Bambino Gesù, precedentemente trafugata, sono state restituite alla cittadinanza lucignanese e all’ammirazione di turisti e visitatori. Per noi è un momento di grande orgoglio e gioia, reso ancor più solenne dalla presenza del Prefetto Di Nuzzo, al quale, a nome dell’Amministrazione Comunale e della comunità lucignanese, auguro il migliore e più proficuo lavoro in favore della comunità aretina tutta”.

Nel corso della cerimonia, le restauratrici Alessandra Gorgoni e Nadia Innocentini e gli esperti Giovanni Giura, ricercatore in Storia dell’arte moderna all’università degli studi di Messina e Valeriano Spadini, storico, hanno ricostruito la storia del gruppo scultoreo di cui fa parte la statua del Bambino Gesù ora ricollocata e le complesse e delicate fasi del restauro delle pale d’altare, tenute in custodia da circa metà degli anni Settanta nei depositi di Arezzo della soprintendenza e tornate ora al loro antico splendore.

La prima opera è Il Battesimo di Cristo, di autore ignoto (320×210 cm), realizzato nel secolo XVII. La seconda opera è Stimmate di San Francesco, di autore ignoto (320×210 cm), risalente al secolo XVII. Nell’occasione, è stato inaugurato anche il riposizionamento della statua del Bambino Gesù, facente parte del gruppo scultoreo della Madonna di Crespignano, opera lasciata davanti alla porta del Santuario di Nostra Signora di Montallegro di Rapallo, a Genova, nel 2021, rientrata a Lucignano a maggio dello scorso anno, a seguito di una scrupolosa indagine dei carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Genova.

© Riproduzione riservata

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