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EMPOLI – Francesco Guccini, uno dei più popolari cantautori e scrittori del panorama culturale italiano, arriverà a Empoli per aprire il festival /contè.sto/ (contestofestival.it/), in programma dal 12 al 14 settembre. Per la giornata inaugurale, venerdì 12 settembre, alle 21, in piazza Farinata degli Uberti, ci sarà l’incontro con il popolare cantautore. Ad annunciarlo è stato il sindaco di Empoli, Alessio Mantellassi, con un video pubblicato sui suoi profili social.
A dialogare con il maestro sarà il direttore scientifico di /contè.sto/ festival, lo storico e autore Carlo Greppi, sul tema del ‘900 attraverso la musica. Le canzoni più famose di Guccini legate ai temi di storia contemporanea saranno un ottimo punto di partenza per il festival, novità nel panorama toscano degli eventi dedicati alla storia contemporanea. L’evento, che ricordiamo sarà gratuito, sarà a ingresso libero fino a esaurimento posti.
Insomma, fra la via Emilia e il West stavolta ci sarà anche Empoli tra le tante tappe del cantautore di Pavana, che negli ultimi trent’anni si è imposto all’attenzione del pubblico anche come scrittore, sia in solitaria che in collaborazione con Loriano Machiavelli. L’evento di Empoli sarà l’occasione di presentare una delle ultime fatiche letterarie di Guccini, Così eravamo (Giunti, 2024), un viaggio intenso e profondo nel Novecento italiano, costruito attraverso memorie, aneddoti e riflessioni che ben si inseriscono nel tema della manifestazione.
Così ha commentato il sindaco Alessio Mantellassi: “Guccini ha raccontato di tutto nelle sue canzoni, da una ‘piccola storia ignobile’ al racconto del ferroviere della Locomotiva, dal Novecento emiliano che ormai non c’è più fino alle storie più nobili come quelle di Ernesto Che Guevara. E quando l’attualità o la storia non erano attrattivi per la sua penna, ha reso grandi anche i romanzi già leggendari come il Cyrano o Madame Bovary. Francesco Guccini è uno dei testimoni più importanti della nostra storia recente e siamo veramente felici di averlo qui a Empoli, nella nostra piazza più importante. Era l’ultima sorpresa che ci eravamo tenuti prima di presentare il programma principale e valorizza ancor di più il già validissimo programma che è stato organizzato con l’aiuto del direttore scientifico Greppi e dell’assessore alla Cultura Matteo Bensi, che ringrazio”.
Lo stesso Greppi dichiara: “Forse nessuno meglio di Guccini ‘conosce l’epoca dei fatti’ e ci può portare nelle viscere dell’età contemporanea, tra le storie di Otto e Novecento che ha cantato e raccontato in tutti questi anni, tra storie di migrazione, di lotta, di rivolta, di delusione e di speranza. Guccini con le sue canzoni ha saputo farci percepire letteralmente lo scorrere del tempo, e /contè.sto/, in fondo, parlerà di questo. Sarà un’apertura straordinaria, e sarà per me emozionante dialogare con il Maestro, ripercorrendo attraverso la sua poetica e il suo sguardo una straordinaria epoca della storia umana che ci pone interrogativi importanti su chi siamo e chi vogliamo essere”.
Francesco Guccini è nato a Modena nel 1940 e vive a Pàvana, sull’Appennino Tosco-Emiliano. Cantautore poeta e scrittore, è un mito per generazioni di italiani. Per vent’anni, fino alla metà degli anni Ottanta, ha insegnato lingua italiana al Dickinson College di Bologna, scuola off-campus dell’Università della Pennsylvania. Ha esordito nella narrativa nel 1989 con Cròniche Epafániche per pubblicare poi Vacca d’un cane (1993), Cittanòva blues (2003), Tralummescuro (2019, premio Selezione Campiello), Tre cene (2022) che insieme sono i pannelli di un’autobiografia e un vasto omaggio letterario ai luoghi delle radici. Ha scritto anche molti altri racconti e romanzi, che hanno avuto uno straordinario successo. Con Loriano Macchiavelli ha pubblicato diversi gialli, da Macaronì (1997) a Vola Golondrina (2023), che hanno appassionato i lettori. Per Bompiani nel 2018 è uscito il volume delle Canzoni con il commento filologico di Gabriella Fenocchio.
La sinossi L’andare a piedi, da casa a scuola, di un bambino alle medie, dove un tuo compagno, quello che portava la giacca color senape e di cui ricordi a stento il sorriso, muore all’improvviso e non vedrà nulla di tutto quanto è venuto dopo: la televisione, la città che cambia, la musica che farà venire voglia a tutti di ballare. L’andare, in un giornale di provincia, di un giovane montanaro in cerca di lavoro, con una fame nera e un cinico capocronaca che ti scoraggia. L’andare notturno, alla stazione, di un redattore e di un pittore in cerca di una generosa prostituta da assoldare per sfidarsi in una gara di resistenza, che però è un cattivo scherzo che ti porti impresso nella mente. L’andare, in tutte le balere, di un orchestrale a suonare fino all’alba, con un giornalista che ti tempesta di domande e vuole episodi piccanti da te che, ora, fai altro. L’andare in gita, alla domenica, di te giovane sottotenente in pausa dalle manovre di due capitani che simulano un rifugio antiatomico, senza accorgerti di un grande disastro che poteva cambiare un destino, anzi due.
Francesco Guccini scrive con impietosa ironia piccole storie sullo sfondo della grande Storia, importanti proprio perché non illustri: ciascuna di esse illumina un volto, un’atmosfera, un oggetto – come il portacenere rosso, gadget di una famosa bibita pop, che il giovane sottotenente Guccini riceve in dono da una ragazza veneta – che grazie alla scrittura diventano prodigiose madeleines per raccontare ciò che non è più. E ci riportano intatte le emozioni di una vita vissuta fra la guerra e il dopoguerra, fra l’Appennino e Modena, a cui oggi guardare con malinconia ma anche con la struggente consapevolezza di aver vissuto stagioni felici.
Contesto Festival Dal 12 al 14 settembre Empoli accoglierà /contè.sto/, il primo festival di storia contemporanea che interesserà vie e le piazze della città con interventi e incontri per riflettere sul nostro presente attraverso la memoria del passato. Un laboratorio a cielo aperto dedicato agli ultimi due secoli, e in particolare al Novecento, portando vitalità nello studio e nel racconto della storia contemporanea.
Chi sono le protagoniste e i protagonisti del festival /contè.sto/? Miguel Gotor, Benedetta Tobagi, Giorgio Zanchini, Anna Foa, Carlo Greppi (direttore scientifico), Alessandro Vanoli, Alberto Mario Banti, Bruno Settis, Giulia Albanese, Uoldelul Chelati Dirar, Isabella Insolvibile e Giovanni De Luna.