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FIRENZE – “La nostra preoccupazione è che il carcere di Sollicciano sia talmente difficile da gestire, comporti così tanti soldi per la gestione perché non è funzionale, che sia molto meglio rifarlo completamente da zero piuttosto che spendere milioni e milioni di euro per la ristrutturazione“.
Il punto del sindaco di Firenze Dario Nardella dopo la visita alla casa circondariale fiorentina di Sollicciano.
Nardella: “Una situazione molto grave, di natura sanitaria, con topi, cimici, blatte nelle celle dei detenuti. Ma anche le condizioni di lavoro degli agenti di polizia penitenziaria. Situazione sanitaria inaccettabile che va contro i diritti fondamentali dei detenuti. La privazione della libertà è la pena per i detenuti. La pena non può essere stare chiusi in una cella con topi, blatte e cimici”
“Abbiamo chiesto a gennaio, in occasione della visita della ministra Cartabia, l’avvio immediato di uno studio tecnico su quale sia la soluzione strutturale migliore. Il provveditore ci ha detto che i tecnici del ministero sono già al lavoro. Quindi noi aspettiamo l’esito di questo studio, perché vogliamo sapere se questi soldi pubblici spesi per la manutenzione straordinaria non possano essere spesi meglio ricostruendo da zero la struttura carceraria”.
Con Nardella a Sollicciano il vicepresidente del Csm David Ermini, il garante dei detenuti Eros Cruccolini, il garante nazionale dei detenuti Mauro Palma, l’assessore Giorgio e i consiglieri comunali Bocci e Di Puccio
David Ermini: “C’è prima di tutto un problema strutturale, perché le condizioni edilizie le conoscete tutti, e quindi bisogna capire se continuare a spendere tutti quei soldi su Sollicciano o se si possa pensare ad altre soluzioni. Vivere e lavorare a Sollicciano è molto complesso per il mondo dei detenuti, e anche per i poliziotti penitenziari che oggettivamente hanno delle grandissime difficoltà”.