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Mici buttati nella spazzatura a Vinci, salvati da un passante.
Tre gatti adulti sono stati gettati nella spazzatura dentro trasportini sigillati con nastro adesivo rinchiusi in sacchi neri.
Ad accorgersi dei poveri gatti un passante che ha sentito un ormai flebile miagolio e si è attivato per salvarli.
Sono tre gatti adulti, buttati nella spazzatura a Sovigliana, frazione di Vinci, Città metropolitana di Firenze.
Nella civilissima Toscana dunque ancora un caso di animali destinati a morte sicura.
A pubblicare le foto sabato 25 novembre e a rendicontare la situazione è l’associazione Aristogatti Gattile di Empoli.
“Queste sono le foto dei gatti trovati ieri notte, al momento non riusciamo a fare foto migliori, perché stanno nascosti dentro il trasportino e non è il caso di stressarli ulteriormente.
Non mangiano quasi niente, hanno fatto pipi dopo 24 ore e sono molto molto spaventati.
Appena avremo delle foto migliori o delle informazioni le condivideremo.
Naturalmente se qualcuno li dovesse riconoscere, ci contatti subito”.
Poi: “Un passante ha visto dei sacchi neri abbandonati su Via Leonardo Da Vinci, a Sovigliana, nell’erba a bordo strada, quasi all’altezza della clinica veterinaria Leonardo. Nel silenzio della sera ha sentito un flebile miagolio, e ha capito subito che in mezzo a quella che sembrava essere spazzatura abbandonata, c’erano dei gatti.
Naturalmente sono stati scaricati a debita distanza dalle telecamere degli esercizi commerciali lì intorno, con il rischio di non essere nemmeno visti da qualcuno”.
“Una nostra volontaria si è recata sul posto e ha recuperato tre trasportini, tutti chiusi molto bene con lo scotch e un sacco nero. Sentro, 3 bei gattoni, a prima vista in salute, anche se completamente immersi nei propri escrementi. Su ogni trasportino il nome del gatto, stampato in bella vista.
Nei sacchi intorno, cucce, cuscini croccantini e scatolette.
Non abbiamo più parole. Solo sgomento.
Le foto crediamo siano piuttosto esaustive.
Nei prossimi giorni li faremo visitare e ci occuperemo anche di questa ennesima emergenza. Ma se non si riesce a capire che non è questo il modo di “disfarsi” dei problemi, arriverà il giorno in cui non potremo più aiutare nessuno di loro”.