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FIRENZE – Svastiche e croci celtiche al liceo Michelangiolo: denuncia della preside
Svastiche e croci celtiche al liceo classico Michelangiolo di Firenze, la stessa scuola che nel febbraio 2023 fu teatro di aggressione studentesca, con ragazzi aggrediti a calci e pugni
Le svastiche e le croci celtiche nella stanza della preside e in un’aula del liceo Michelangiolo di Firenze scoperte martedì 7 gennaio al rientro a scuola dopo la pausa delle vacanze natalizie. Le svastiche e le croci celtiche sono state disegnate su fogli di carta presenti nell’ufficio della preside e su una lavagna all’interno di un’aula.
A renderlo noto la dirigente scolastica Federica Gambogi in una comunicazione agli studenti, alle famiglie e al personale dell’istituto. Gli atti vandalici, spiega la preside, denunciati ai carabinieri.
E sempre a Firenze, in via Pisana, su un muro scritta con bomboletta spray colore nero inneggiante ad Acca Larentia. “Asfalto di sangue. Il loro odio nelle mani, nei nostri cuori il giuramento immortale. Acca Larentia”. “Un grido squarcia la notte: presente. Hl 78”, è scritto su un altro muro.
Indaga la Digos.
Sara Funaro, sindaca di Firenze: “Quanto accaduto al liceo Michelangiolo è un fatto molto grave. Ed anche le scritte comparse su via Pisana inneggianti ad Acca Larentia rappresentano un segnale preoccupante. Episodi da non sottovalutare e su cui è necessaria una presa di posizione forte e chiara, Firenze è una città democratica e antifascista, valori che sono saldamente radicati nel suo dna. Rispetto alle scritte in via Pisana, ci impegneremo per far rimuovere il prima possibile queste frasi vergognose. Alla dirigente del Liceo Michelangiolo, agli insegnanti e alle studentesse e agli studenti va tutta la mia solidarietà per questo atto vile. Non possiamo tollerare azioni del genere, non possiamo permettere che qualcuno metta in discussione i valori fondanti della nostra città. A Firenze non c’è spazio per l’odio e l’intolleranza, non abbasseremo la guardia“.
Preside Gambogi: “Questi atti offendono non solo i principi e i valori fondamentali di rispetto, inclusione e convivenza civile che la nostra scuola promuove, ma l’intera comunità scolastica”.
La dirigente Gambogi fa sapere di aver anche adottato ulteriori misure di sicurezza, tra cui una maggiore attenzione ai controlli di accesso e alla sorveglianza degli spazi scolastici e di aver inoltrato una formale richiesta alla Città metropolitana di Firenze per l’installazione di un impianto di allarme e videosorveglianza all’esterno dei varchi di ingresso.
Emiliano Fossi, deputato, segretario regionale Pd: “A distanza di due anni, il Liceo Michelangiolo a Firenze torna ad essere protagonista, suo malgrado, di vicende del tutto stigmatizzabili e che condanniamo con forza. Il fatto che vandali ignoti facciano irruzione in una scuola recando danni contro un bene pubblico è molto grave. Il fatto che quanto accaduto abbia una matrice di stampo neofascista e neonazista, come testimoniano i segni lasciati dal loro passaggio – svastiche e croci celtiche -, lo rende un gesto estremamente grave da condannare senza esitazione. A questo si aggiungono le scritte apparse in via Pisana, anch’esse di stampo fascista, che richiamano ai fatti di Acca Larentia.
Simone Zetti, segretario GD Firenze città: “In neanche due anni, eccoci a commentare un nuovo gesto fascista compiuto al Liceo Michelangiolo. Se il 2023 era iniziato con il pestaggio squadrista dei giovani di Azione Studentesca e il 2024 con le terrificanti commemorazioni di Acca Larentia a Roma, ecco che anche stavolta il nuovo anno comincia imponendoci un buon proposito sopra tutti gli altri: di essere antifascisti. Perché in un periodo storico in cui qualcuno può sentirsi legittimato ad intrufolarsi in una scuola apponendo simboli di estrema destra, con un Governo che come sempre si limiterà a qualche frase di circostanza, è nostro obbligo presidiare il territorio e ogni spazio pubblico e della conoscenza. Così come è nostro obbligo ricordare che scritte sui muri come quella apparsa stanotte in via Pisana per commemorare Acca Larentia non possono e non devono trovare cittadinanza nella nostra città. La memoria di chi ha combattuto per liberarci non può essere data per scontata: i partigiani sapevano che l’unico vero antidoto alla logica del fascismo e della sopraffazione era la costruzione di un mondo più giusto, perché è con la marginalità sociale e l’indebolimento del pensiero di sinistra giovanile organizzato che la violenza di destra trova margine per essere normalizzata. Oggi più che mai è necessario stigmatizzare questi eventi, ma lo è ancora di più fare rete e costruire, giorno per giorno, la Liberazione antifascista e democratica con cui ripulire i muri e riempire le scuole”.
Cristina Giachi, consigliera regionale Pd e presidente della commissione cultura e Andrea Vannucci, vicepresidente gruppo Pd in Consiglio regionale della Toscana: “Gesto gravissimo, inaccettabile e profondamente offensivo per Firenze e per i suoi valori. Richiamare ideologie nazifasciste all’interno di un luogo di studio e formazione, da sempre simbolo di impegno, libertà e antifascismo, rappresenta un oltraggio non solo alla scuola ma all’intera comunità. Esprimiamo piena solidarietà e vicinanza alla comunità scolastica colpita e rinnoviamo il nostro sostegno alla richiesta di misure di sicurezza adeguate ad assicurare sicurezza ad una struttura che, già nel febbraio 2023, è stata bersaglio di atti squadristi. Non possiamo ignorare, inoltre, il richiamo all’odio e alla violenza che emerge dalla scritta apparsa in via Pisana in occasione dell’anniversario dei fatti di Acca Larentia: un altro segnale inquietante che non può essere tollerato né sottovalutato in una città come Firenze, che ha fatto dell’antifascismo un principio fondante. Serve una mobilitazione forte e compatta da parte di tutte le istituzioni e della società civile per ribadire che Firenze e la Toscana non lasceranno spazio a chiunque voglia diffondere messaggi di odio, di intolleranza e richiamanti all’ideologia nazifascista. Di fronte a episodi così gravi e preoccupanti, è sempre più prioritario proteggere i luoghi simbolo della nostra libertà e rafforzare la cultura della memoria. Su questo fronte, il nostro impegno sarà fermo e costante”.