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Tassista aggredito a Firenze, colleghi a Palazzo Vecchio e dal prefetto

Per sfuggire aggressione alle Cascine l'uomo si schianta contro palo luce. Presidente nazionale Uritaxi: "Serve presidio". Assessori Albanese e Bettarini: "Volontà amministrazione fare possibile per garantire sicurezza"

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FIRENZE – Tassista aggredito a Firenze, colleghi a Palazzo Vecchio e dal prefetto.

Tassista aggredito a Firenze, per sfuggire all’aggressione il tassista è finito con l’auto contro un palo della luce e ha riportato lievi ferite giudicate guaribile in 5 giorni.

I colleghi in sit-in davanti a Palazzo Vecchio, una delegazione ha incontrato gli assessori Giovanni Bettarini e Benedetta Albanese. Quindi i tassisti si sono recati dal prefetto.

L’aggressione al parco delle Cascine a Firenze mercoledì 31 gennaio.

Albanese e Bettarini:  “Abbiamo espresso vicinanza alla vittima e la ferma volontà dell’amministrazione a fare il possibile per quanto di propria competenza per garantire la sicurezza ai cittadini e ai lavoratori della città”

Claudio Giudici, presidente 4390 Taxi Firenze e presidente nazionale Uritaxi: “Alla Cascine c’è bisogno di un presidio costante di cui si dovrebbe far carico probabilmente anche il governo nazionale”

Il tassista, Gianni Scolari, ha riferito che stava rientrando a casa al termine del turno di notte quando, in viale degli Olmi, è stato avvicinato dai tre giovani. Notando che avevano estratto dei coltelli, ha accelerato perdendo il controllo dell’auto e finendo contro un palo. A quel punto i tre, sempre secondo il racconto del tassista che nel frattempo aveva chiamato il 112, avrebbero cercato di prendergli il portafogli e sarebbero fuggiti quando in soccorso dell’uomo è arrivato un suo collega. Sul posto sono intervenute la Polizia di Stato e una pattuglia della polizia municipale.

Giudici: “Alle Cascine c’è un problema sicurezza, ormai è evidente, ma non è purtroppo di immediata soluzione e non è locale. Si deve guardare ben più alto, a chi ha a che fare con le politiche di accoglienza indiscriminate. Non è un pregiudizio razziale o etnico. Semplicemente le persone non possono stare senza lavorare. Chi non lavora e non guadagna delinque e ciò porta i cittadini ad avere paura e, questo sì, a generare forme di razzismo. Alla Cascine, nello specifico, c’è bisogno di un presidio costante di cui si dovrebbe far carico probabilmente anche il governo nazionale. Il nostro collega è stato fortunato e non sarebbe qui a raccontarci i fatti se non fosse sopraggiunto nel frattempo un altro collega, inducendo alla fuga i balordi”.

Una delegazione, tra cui il presidente Giudici, il tassista aggredito alle Cascine e un secondo tassista, vittima di aggressione qualche mese fa, sempre a Firenze, da parte di un ncc abusivo, rendiconta Giudici, ha incontrato in Palazzo Vecchio gli assessori Bettarini e Albanese e quindi si sono recati dal prefetto.

 

© Riproduzione riservata

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