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A Firenze si spengono i lampioni dal tramonto alle 23.15

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FIRENZE – Lampioni spenti dal tramonto fino alle ore 23.15 in parte del territorio fiorentino. Smart working per i dipendenti concentrato il venerdì, rimodulazione dell’illuminazione pubblica, un tavolo con le categorie economiche per mettere a punto interventi condivisi e una campagna di sensibilizzazione rivolta ai cittadini.

Sono questi le principali iniziative definite dall’amministrazione comunale di Firenze per far fronte alla crisi energetica e che puntano a un risparmio di circa un milione di euro in un anno.

Il sindaco Dario Nardella, reduce come presidente di Eurocities dall’incontro ufficiale con la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen:”Nella giunta del 18 ottobre abbiamo approvato due delibere per far fronte alla drammatica situazione energetica. Il primo punto è lo spegnimento di alcuni lampioni dell’illuminazione pubblica su meno del 10% del territorio fiorentino, dal tramonto fino alle 23.15. Sarà garantita in ogni caso l’illuminazione sufficiente per la sicurezza pubblica e quella stradale. Poi vogliamo concentrare tutto il lavoro agile il venerdì, non in modo coercitivo ma facendo scegliere ai dipendenti, in modo da chiudere quanti più uffici possibile e risparmiare luce e energia”.

“Inoltre abbiamo intenzione di aprire un tavolo tecnico con le associazioni di categoria che abbiamo già incontrato ieri, per valutare le modalità di risparmio energetico sul modello sperimentato questa estate con la chiusura dei negozi con l’aria condizionata per evitare dispersione. Valuteremo anche altre ipotesi come lo spegnimento dei cartelloni pubblicitari durante la notte”.

L’amministrazione sta lavorando su più fronti per contenere le spese energetiche con l’obiettivo di avere un risparmio di 800.000 euro per i prossimi sei mesi e oltre un milione in un anno. Nel periodo estivo, infatti, il contributo più importante arriverà dall’illuminazione pubblica perché verrà a mancare la quota parte del riscaldamento e per l’utilizzo dei condizionatori sono già stati definite regole più stringenti già la scorsa estate.

Il primo e più consistente ambito di intervento è quello dello smart working concentrato in un unico giorno, il venerdì.

Attualmente circa 1.250 dipendenti “smartizzabili” del Comune lavorano già in regime di lavoro agile ordinario 1 o 2 giorni la settimana.

Adesso l’intenzione del Comune di Firenze è quella di concentrare lo smart working in un unico giorno, il venerdì, riaprire i termini per la presentazione di richieste per attivazione lavoro agile, per chiudere intere porzioni di edifici comunali e ottenere un risparmio energetico dallo spegnimento di riscaldamento e dalla riduzione dei consumi di energia elettrica. Non rientrano gli uffici aperti al pubblico (da Urp all’anagrafe, dalle scuole alle biblioteche): questa sperimentazione, sottolinea il Comune di Firenze, non vuole intaccare i servizi al cittadino e non vuole aumentare i giorni di smart totali. Quindi nessun aggravio di costi per i dipendenti e nessun aumento dei consumi energetici nelle case perché non si aumentano i giorni di lavoro agile.

Per i dipendenti non interessati allo smart working ma che preferiranno lavorare in ufficio l’amministrazione attiverà degli spazi di coworking partenendo dalle sedi delle biblioteche comunali allestendo postazioni di lavoro che il venerdì potranno essere utilizzate dai dipendenti. Il contributo alla riduzione delle spese è stimato in 400.000 euro.

 

© Riproduzione riservata

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