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FIRENZE – L’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’età contemporanea ricorda il suo presidente, Beppe Matulli, nel primo anniversario della morte annunciando il riordino e l’inventariazione del suo archivio. Sono stati i figli Daniela, Giovanni e Simone Matulli a consegnare in deposito i documenti del padre che, anche attraverso le agende quotidiane, raccontano da un punto di vista personale alcuni decenni decisivi della storia di Firenze, della Toscana e del Paese, tra la fine del Novecento e gli anni Duemila.
“In un tempo come quello che viviamo, dove sembra contare soltanto il qui e l’adesso, la lezione di servizio alle istituzioni e alla politica di Beppe Matulli, credente coerente con l’impegno sociale, è assolutamente attuale e costituisce un contributo prezioso per offrire una visione al futuro”, sottolinea il presidente dell’Istituto, Vannino Chiti.
L’archivio, spiega l’Istituto, verrà riordinato e inventariato da giovani studiosi dell’Istituto grazie all’intervento prezioso e convinto dei sindacati dei pensionati CGIL e CISL della Toscana e di Firenze, che hanno messo a disposizione le risorse per il lavoro necessario. L’obiettivo è portare a termine l’intervento all’inizio del 2026 e promuovere contestualmente una iniziativa pubblica, in occasione dell’anniversario della morte di Matulli del prossimo anno.
Beppe Matulli, nato a Marradi nel 1938, è stato consigliere regionale, deputato, sottosegretario alla Pubblica Istruzione, vicesindaco di Firenze, sindaco di Marradi e assessore a Scandicci. Ha presieduto l’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea dal marzo 2019 fino alla morte, avvenuta l’11 febbraio 2024.