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FIRENZE – Nardella contro film russo: “La proiezione va annullata”.
“Ho chiamato il presidente del Teatro Affratellamento per chiedergli di annullare la proiezione di questo film che incita all’odio e al genocidio del popolo ucraino. Questo teatro riceve, inoltre, contributi pubblici dal Comune che non possono coesistere con attività del genere”.
Tuona su X Dario Nardella, sindaco di Firenze, giovedì 25 gennaio 2024. Ed è polemica per la proiezione di ‘Il Testimone’, film prodotto in Russia dove è uscito in agosto 2023.
Film in programma il prossimo primo febbraio al Teatro Affratellamento di Firenze. Proiezione organizzata dalle associazioni Firenze Rinasce e Firenze Consapevole. Con gli interventi sul palco dei giornalisti Andrea Lucidi e Vincenzo Lorusso.
Gigi Mannelli, presidente Teatro Affratellamento di Firenze: “Noi abbiamo gli strumenti di cultura critica per poter giudicare, abbiamo ricevuto interventi pesanti contro la nostra libertà. Ad ogni modo domenica vedrò il film, poi ascolterò il Consiglio e prenderemo una decisione. E’ ancora tutto in alto mare, ne stiamo discutendo visto che l’iniziativa è organizzata da un’area del circolo. Io sono il presidente e deciderò dopo la visione del film”.
Firenze Rinasce: “Apprendiamo che il sindaco Nardella ha deciso di ‘vietare’ la proiezione del film ‘Il testimone’ che avevamo organizzato per il prossimo primo febbraio al Teatro dell’Affratellamento. Apprendiamo anche che il sindaco ha addirittura chiamato il Teatro per intimargli di non fare la proiezione, ricordandogli gentilmente che ‘beneficia di contributi pubblici’. Ci chiediamo, ma Nardella e gli altri amministratori del Pd hanno per caso visto il film che arrivano a censurare senza averne alcuna autorità legale? Perché ritiene che Il testimone inciti all’odio e al genocidio? In realtà non sanno di cosa parlano, se avessero avuto almeno la decenza di guardarsi il film che tanto criticano saprebbero che il messaggio è in realtà ben altro.
E’ un ammonimento contro la guerra ma soprattutto contro le disfunzioni cognitive, i travisamenti, le falsificazioni che ogni guerra porta con sé. La propaganda è parte integrante dell’arte bellica, sostiene il film, quando il conflitto armato deflagra tutto si confonde perchè le parti coinvolte agiscono per nascondere le notizie, turbare il dibattito. L’unica salvezza è il sapere critico, la coscienza resa vigile dalla ragione, la riflessione. Questo è il messaggio del film, un messaggio di pace che coglie nel segno visto le posizioni oscurantiste di irragionevole censura che promanano dagli amministratori in carica”.