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Voto regionali Toscana 2025, scontro Tomasi-Giani. Tomasi: “Basta balletti date”. Giani: “Ti va bene il 12 ottobre? Allora è il 12”

Botta e risposta tra candidati presidente in pectore Eugenio Giani, centrosinistra, e Alessandro Tomasi, centrodestra. La discussione durante assemblea regionale Confcooperative Toscana a Bagno a Ripoli. Manifesto per i candidati

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BAGNO A RIPOLI – Regionali Toscana 2025

, scontro sulla data del voto tra i candidati presidente in pectore Eugenio Giani e Alessandro Tomasi all’assemblea regionale di Confcooperative Toscana, presidente Alberto Grilli, ‘La Toscana che opera, la Toscana che coopera’, tenutasi venerdì 4 luglio a Bagno a Ripoli, provincia di Firenze.

Data del voto che, stando a quanto emerso nel botta e risposta tra Giani e Tomasi, sarà il 12 ottobre.

Entrambi non ancora ufficializzati candidati presidente per il centrosinistra, Giani, e per il centrodestra, Tomasi.

Eugenio Giani, Pd, presidente Regione Toscana al termine primo mandato, e Alessandro Tomasi, FdI,  sindaco di Pistoia.

A scatenare l’ira di Tomasi la data del voto delle elezioni regionali in Toscana. Giani, dopo aver annunciato una settimana fa la firma del decreto per andare alle urne il 12 o il 19 ottobre, giovedì 3 luglio ha confermato che non ci sarà alcun rinvio sulla data e si andrà al voto in ottobre

Tomasi, rivolto a Giani:Presidente, mi darai ragione che non  ti ho telefonato x sapere quando si vota. Non ho fatto elucubrazione tecniche su social e stampa sul 12 o sul 19. Non mi interessa. Stabilite il giorno della data, che tocchi a te, che tocchi alla Conferenza Stato-Regioni”.

Poi Tomasi: “Questa discussione, scusami, è disgustosa, stucchevole, autoreferenziale. Lo devono sapere i cittadini quando si vota. Noi avremo diritto di avere il tempo di spiegare alla gente cosa pensiamo dei programmi elettorali  non in mezzo ad agosto, non gli ultimi 15 giorni. Avremo il diritto di poter raccogliere le firme per presentare una lista ulteriore alle nostre? E se c’è un avversario oltre a noi due che non ha un riferimento in Consiglio regionale, ce l’avrà il diritto di presentare una lista?

Questo è il sale della democrazia. Invece di questo balletto sulle date e sui giorni, sulle alchimie e sulla Costituzione. Per rispetto di quello che andiamo a fare noi Eugenio: metterci la faccia. Io non sono mai intervenuto. Ma avrò il diritto io, da sfidante, di poter raccontare quello che penso ai cittadini?”.

Giani: “Ti va bene il 12?

Tomasi: “Mi va benissimo quando vi pare. Basta saperlo”.

Giani: “Allora è il 12”

Confcooperative Toscana ha presentato il proprio manifesto ai candidati in pectore, in occasione della assemblea regionale che si è svolta nella sede della Federazione Toscana delle Banche di Credito Cooperativo a Bagno a Ripoli.

Nel corso della giornata, rappresentanti istituzionali e politici si sono confrontati con il mondo cooperativo. Con Giani e Tomasi, gli europarlamentari Dario Nardella, Pd, e Francesco Torselli, FdI, e il presidente nazionale di Confcooperative Maurizio Gardini. Le deputate Chiara La Porta, FdI, Erica Mazzetti, FI, le assessore regionali Alessandra Nardini e Serena Spinelli, Pd, la vicepresidente regionale e assessore all’agricoltura Stefania Saccardi, IV, l’assessora comunale di Firenze Caterina Biti e il senatore Dario Parrini, Pd.

A introdurre i lavori sono stati il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Pignotti e il vicepresidente della Federazione Toscana delle Banche di Credito Cooperativo Gianfranco Donato, che ha posto l’attenzione sulle aree interne.

 

Presidente Grilli: “Chiediamo alla politica un patto vero con la cooperazione, fatto di coinvolgimento, visione e riconoscimento. La cooperazione è un attore economico e sociale che genera lavoro, inclusione, innovazione e coesione. Ma per svolgere questo ruolo serve una politica che non si limiti all’ascolto, ma che costruisca insieme a noi le scelte strategiche per il futuro della Regione”.

Le priorità del manifesto: riunificazione degli assessorati regionale al sociale e alla sanità; criteri di qualità sociale e impatto nei bandi pubblici, superando la logica del massimo ribasso; co-programmazione delle politiche pubbliche come metodo ordinario nelle amministrazioni; misure strutturate per le aree interne e montane, con servizi garantiti e cooperative di prossimità; sostegno al mondo agricolo e della pesca, con incentivi su energia, innovazione e ricambio generazionale; piena applicazione delle norme per l’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate tramite cooperative sociali; rafforzamento dell’imprenditoria giovanile e femminile; promozione della cultura della pace e della coesione sociale.

 

Grilli: Non è sostenibile che i costi legati ai rinnovi contrattuali ricadano indiscriminatamente sulle cooperative. Alla Regione e a chi si candida a governarla chiediamo di intervenire per premiare le imprese sane, che investono in qualità, diritti e partecipazione”.

Preoccupa la crisi che investe le cooperative agroalimentari e della pesca, soprattutto nei territori più fragili. “Queste realtà sono presìdi economici e sociali irrinunciabili. Senza misure urgenti rischiamo di perdere un patrimonio fatto di lavoro, tradizioni e coesione”.

“La parità non è solo una questione di giustizia, è una leva di innovazione e competitività. ed è anche per questo che servono politiche concrete per rafforzare il protagonismo delle donne e creare opportunità di lavoro per le nuove generazioni”.

Grilli ha fatto anche un appello al mondo cooperativo: “Siamo anche noi chiamati ad innovarci: dobbiamo fare la nostra parte, investendo su competenze, progettazione, giovani e nuove imprese”.

Donato: “Le dodici banche di credito cooperativo della Toscana sono e vogliono continuare ad essere protagoniste insieme al mondo della cooperazione per il sostegno alle famiglie e alle Pmi, con particolare attenzione alle cosiddette Aree interne che non possono essere abbandonate. E la politica deve continuare ad avere il coraggio di mettere al centro questi territori, garantendo servizi e opportunità. Apprezziamo il fatto che ogni livello, europeo, nazionale e regionale, fino ad oggi abbia sempre distinto chi fa impresa bancaria con un approccio cooperativo da chi risponde solo a logiche di mercato”.

Confcooperative Toscana, rendiconta, conta oggi 580 imprese aderenti, con oltre 52.000 soci e circa 31.000 lavoratori, tra cui 3.300 persone svantaggiate. Il fatturato aggregato sfiora i 2 miliardi di euro, pari al 7% del Pil regionale.

 

© Riproduzione riservata

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