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FIRENZE – Vannacci a Firenze con Salvini. Il generale europarlamentare e il vicepremier insieme al gazebo Lega con raccolte firme di solidarietà per Salvini per il processo Open Arms.
Con richiesta di condanna per Matteo Salvini a sei anni. Con richiesta di parte civile di oltre un milione di euro risarcimento danni.
E in una domenica di gazebo in varie piazze in Toscana, in supporto di Salvini a Firenze è arrivato il generale Roberto Vannacci, dopo aver espresso già via social la propria solidarietà a Salvini: “Massima solidarietà al ministro Salvini a processo per aver difeso i confini della nostra Patria. Il mondo al contrario. I confini vanno difesi e i risultati nefasti della politica dell’immigrazione irregolare nel nostro paese ed in Europa sono palesi davanti ai nostri occhi”.
Matteo Salvini: “Tutta Europa controlla e chiude i confini mentre l’unico ad andare a processo per aver difeso il proprio Paese sono io, rischiando 6 anni di carcere e 1 milione di euro di risarcimento ai clandestini. Io però non mi fermo, orgoglioso di quello che ho fatto e che rifarei, per l’Italia e gli italiani”.
Sul processo Open Arms, il vicepremier lunedì 23 settembre in sopralluogo ai padiglioni Fiera Milano: “Matteo Salvini ha le spalle larghe, non mi spaventa il carcere. Certo, anche un solo giorno di carcere al ministro che ha bloccato i clandestini e difeso i confini sarebbe la festa per gli scafisti e i trafficanti di tutto il mondo. Pensate il giorno dopo, quale sarebbe il punto d’arrivo di trafficanti, balordi e delinquenti se il ministro che ha difeso l’Europa fosse condannato in carcere. Al di là del mio destino personale che interessa me e la mia famiglia, io non ho paura del carcere, né di patteggiare, né di chiedere sconti a nessuno perché ho fatto il mio dovere. Sarebbe un’immagine devastante per la sicurezza degli italiani”.
Susanna Ceccardi, europarlamentare: “A Firenze, Pisa e in tante altre città toscane abbiamo raccolto moltissime firme a sostegno di Matteo Salvini, il quale ha dimostrato come difendere i nostri confini sia un dovere e non un reato. Lo ha dimostrato non solo agli italiani, non solo ai politici di sinistra che sostengono il contrario ma a tutta Europa, come testimonia l’incontro tenutosi pochi giorni fa al Parlamento europeo, dove i nostri alleati francesi, spagnoli, fiamminghi, ungheresi gli hanno espresso piena solidarietà. Salvini ha dimostrato che non si fa politica per occupare una poltrona ma per portare avanti a testa alta e con coraggio le proprie idee e il mandato popolare ricevuto, anche a costo di scontrarsi con un ‘potere forte’ qual è la magistratura italiana, la quale gli sta facendo un processo politico, come la stragrande maggioranza degli italiani ha perfettamente compreso. Noi ieri, firmando ai gazebo della Lega in tantissime piazze toscane, abbiamo mandato un messaggio chiaro: se riportare legalità e sicurezza è un reato, come sostengono la sinistra e la magistratura rossa, allora vogliamo essere tutti processati. Se lavorare per il bene dell’Italia e dell’Europa è una colpa, allora ci dichiariamo tutti colpevoli, perché noi siamo al fianco di Matteo Salvini in questa battaglia”.
Luca Baroncini, segretario Lega Toscana: “Moltissime persone di tutte le età si sono avvicinate ai nostri gazebo presenti in tanti comuni della Toscana per esprimere concretamente la loro vicinanza a Matteo Salvini che rischia una condanna a sei anni per aver difeso i confini della patria. Siamo estremamente soddisfatti di quanto accaduto nello scorso fine settimana, visto che un numero elevato di toscani ha voluto, come detto, espressamente mettere nero su bianco la sua solidarietà al nostro segretario federale. In diversi, poi, si sono anche tesserati al partito e questo è un segnale importante che testimonia come la Lega sia tuttora particolarmente apprezzata dai cittadini”.
Poi Baroncini: “Ringrazio, altresì, pubblicamente Matteo Salvini per aver personalmente presenziato domenica 22 settembre al gazebo di Piazza Beccaria Firenze, dove è stato accolto da alcune centinaia di persone che lo hanno lungamente applaudito. Anche nella prossima settimana, proseguiremo col massimo impegno nella raccolta firme a sostegno di colui che, ingiustamente, è sotto processo”.