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FIRENZE – Ancora una tragedia nel carcere di Sollicciano a Firenze. Una detenuta romena di 26 anni si è tolta la vita impiccandosi all’alba di oggi (7 settembre) nella sua cella. I soccorsi della polizia penitenziaria e del personale sanitario non sono riusciti a salvarla. La giovane sarebbe uscita dal penitenziario tra circa un anno.
A darne notizia è il segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria, Gennarino De Fazio, che sottolinea come il suicidio porti a 60 il numero complessivo di reclusi che hanno perso la vita nel 2025, la quarta donna dall’inizio dell’anno. A questo bilancio, osserva il sindacato, si aggiungono tre operatori e un internato in una Rems.
Il caso si inserisce in un quadro già gravissimo per Sollicciano, dove solo ieri (6 settembre) un incendio appiccato nella sezione femminile aveva provocato l’intossicazione di otto agenti. “Non c’è pace nelle prigioni, ormai generatrici di morte, per reclusi e lavoratori, ben al di là della narrazione governativa”, denuncia De Fazio.
Il sindacato punta il dito contro le condizioni della struttura, con 565 detenuti in 358 posti disponibili (più del 150% di sovraffollamento), di cui 73 donne, gestiti da meno di 400 agenti, quando ne servirebbero almeno 622. A ciò si aggiunge la mancanza di un direttore titolare da mesi e una struttura definita “decadente e invivibile, tanto che a detta di molti andrebbe demolita”.
Per la Uilpa servono misure urgenti: ridurre il sovraffollamento, rafforzare gli organici della polizia penitenziaria, ristrutturare gli edifici, garantire assistenza sanitaria e varare riforme strutturali. “Ogni giorno che passa la tragedia si aggrava”, avverte De Fazio.