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Kata scomparsa a Firenze, i genitori: “Gli zii non c’entrano”

Il padre della bimba sparita da ex Astor: "Vogliono mettere nei guai la nostra famiglia". La mamma: "Spero di riabbracciare mia figlia". Chi sono i cinque indagati per sequestro. C'è anche una donna

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FIRENZE – Kata scomparsa a Firenze, i genitori: “Gli zii non c’entrano”.

“Sono sicura che gli zii non c’entrino nulla. Sono convinta che la mia bambina sia viva. Ci sono persone che hanno visto e non vogliono parlare. Spero di riabbracciare presto mia figlia”.

Così Katherine Alvarez Vasquez, mamma della piccola Kata, cinque anni, scomparsa il 10 giugno scorso dall’ex hotel Astor a Firenze.

Indagine per sequestro di persona a scopo di estorsione che vede cinque indagati, tra cui zio Abel, Abel Alvarez Vasquez. E lo zio paterno della bambina, Marlon Edgar Chicclo, 19 anni. Tre di loro ripresi mentre uscivano da ex Astor con un borsone e due trolley quel sabato 10 giugno dopo la scomparsa della piccola Kata. E gli stessi oggetti sarebbero poi stati usati per il successivo sgombero dello stabile occupato abusivamente.

Il padre della piccola Kata: “Il padre della piccola Kata: “In Procura non mi dicono niente, noi siamo i genitori, vogliamo sapere almeno qualcosa. Siamo con l’angoscia di non sapere nulla. Quindi indagare mio fratello e mio cognato mi fa pensare tante cose. Che non trovano niente e vogliono mettere nei guai noi, la mia famiglia, e questo non va bene. Conosco bene mio fratello e il fratello di mia moglie e sono sicuro che con la scomparsa di Kata non c’entrano e che hanno detto sempre la verità. Abbiamo raccontato sempre tutto agli inquirenti e mi offende che incolpino la mia famiglia”.

La Procura di Firenze nell’ambito dell’indagine per sequestro di persona a scopo di estorsione della piccola Kata, Mia Kataleya Chiclo Alvarez, ha notificato martedì 12 settembre 2023  gli avvisi di garanzia a cinque persone. Tutti ex occupanti dell’ex Astor. Sono quattro peruviani e un romeno. Tra loro una donna, Rosmery Puillco Oquendo, 31enne peruviana.

Tutti i nomi.

Argenis Abel Alvarez Vasquez, detto Dominique, 29 anni. Marlon Edgar Chicclo Romero, 19 anni. Alberto Dinu Sorin, 29enne romeno. Rosmery Puillco Oquendo, 31enne peruviana. Sharllin Jhilary Huaman Oquendo, 26enne peruviano.

La mamma della piccola Kata scomparsa a Firenze: “Non so se mia figlia è ancora qui oppure se è stata portata all’estero, questo non lo so. Io mi auguro che da questa indagine tirino fuori la verità. Voglio saperla e sapere il motivo per cui l’hanno presa, sono stanca dopo tre mesi senza sapere nulla. Mi auguro che questa indagine avvicini alla verità, spero di riabbracciare presto la mia bimba”.

A zio Abel la mamma della bimba aveva affidato la piccola Kata quel sabato 10 giugno. Zio Abel si trova in carcere dal 5 agosto scorso nell’ambito dell’inchiesta per presunto racket degli affitti nell’ex Astor, occupato abusivamente. Anche con l’accusa di tentato omicidio sempre all’interno dell’ex hotel Astor in via Maragliano.

La Procura di Firenze ha disposto nei confronti dei cinque indagati accertamenti tecnici irripetibili. Volti ad accertare la presenza di materiale biologico o genetico e all’estrapolazione di eventuali profili del dna da borsoni, trolley e da rubinetti di stanze dell’ex hotel Astor. E alla loro successiva comparazione con quello della piccola Kata. Due indagati “sono occupanti di tre distinte stanze nei cui rubinetti dei bagni sono state individuate tracce di presunta sostanza ematica l’11 giugno in occasione della perquisizione effettuata il giorno seguente il sequestro della piccola Kata”.

Gli accertamenti saranno svolti con l’ausilio di un consulente tecnico nominato dalla Direzione distrettuale antimafia diretta dal procuratore aggiunto Luca Tescaroli. L’incarico sarà affidato lunedì 18 settembre dai magistrati titolari dell’indagine al genetista Ugo Ricci.

Il sospetto è che la bambina sia stata portata via nel borsone o nel trolley.

Ma anche si scaverà nell’ex Astor.

Gli avvocati Matteoni e Zanasi, legali dei genitori della piccola Kata: “Noi eravamo già a conoscenza di questo sequestro dei trolley e dei borsoni e di queste ricerche sulle tracce ematiche. Ma questa accelerata nelle indagini della Procura ci fa sperare: evidentemente hanno individuato qualche pista che va approfondita”.

Gli avvocati dei genitori di Kata fanno sapere che non escludono di nominare un loro consulente di parte per gli accertamenti tecnici irripetibili che verranno svolti.

Su un nuovo sopralluogo nell’ex hotel Astor che dovrebbe avvenire in questi giorni da parte degli investigatori dei carabinieri, spiegano che anche il padre e la madre di Kata hanno richiesto di poterne effettuare uno anche loro.

Gli avvocati Matteoni e Zanasi hanno anche reso noto di aver svolto “approfondite indagini difensive” che vanno a integrare le indagini svolte dalla Procura, che hanno riguardato “lo scenario del racket e anche altri scenari”, indicando ai magistrati anche altre persone che potrebbero essere coinvolte nella scomparsa della bambina.

Sarebbe stato proprio il mercato dell’affitto delle stanze nell’ex Astor occupato, sgombrato una settimana dopo la scomparsa della piccola Kata, il motivo della presunta ritorsione che si sarebbe abbattuta sulla piccola Kata.

Il presunto racket delle camere è un’altro filone di indagine seguito dagli investigatori nell’inchiesta principale legata al sequestro di persona.

Nei prossimi giorni dunque i carabinieri eseguiranno anche degli scavi più approfonditi nell’ex hotel Astor  alla ricerca di possibili tracce della bimba.

Nel frattempo la Procura ha inoltrato una richiesta di rogatoria internazionale in Perù per sentire 13 persone considerate testimoni informati sui fatti. Non è esclusa neppure la pista che la piccola Kata scomparsa a Firenze possa essere stata rapita e trasferita in Perù.

Zio Abel si trova in carcere dal 5 agosto scorso. Con l’esecuzione di quattro misure cautelari. Emesse dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Firenze, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di altrettanti cittadini peruviani.

Per lo zio materno della piccola Kata e altri tre indagati le misure cautelari sono con le accuse di estorsione, tentativi di estorsione e rapina, episodi avvenuti tra il novembre 2022 e il 28 maggio 2023. E di tentato omicidio e lesioni gravi, commessi lo stesso 28 maggio 2023, ai danni di occupanti della struttura di via Maragliano.

I reati sarebbero stati compiuti, secondo quanto emerso dalle indagini, “nel quadro di un’illegittima attività di compravendita del diritto di occupare le stanze della struttura alberghiera, con la riscossione dalle persone che volevano entrare di somme dai 600 ai 700 euro, anche con il ricorso alle minacce”.

I quattro indagati, il 28 maggio scorso, nell’esecuzione di un raid punitivo nei confronti di più occupanti dell’ex hotel Astor, avrebbero attuato un primo pestaggio con una mazza da baseball minacciando di morte una coppia di connazionali se non avesse lasciato la stanza. Gli aggressori avrebbero proseguito le violenze nei confronti di altri occupanti in una stanza vicina. Per fare ritorno incappucciati nella stanza della coppia diretti verso la vittima designata. Che, per timore di essere uccisa, si era appesa con le mani al davanzale della finestra dell’ex Astor, cadendo poi al suolo.

La piccola Kata è scomparsa dall’ex Astor pochi giorni dopo, sabato 10 giugno 2023.

© Riproduzione riservata

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