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FIRENZE – La talpa Marika continua a scavare sotto Firenze e si avvicina sempre di più al cuore della nuova stazione Alta Velocità di Belfiore. Ha già raggiunto via delle Ghiacciaie, a soli 500 metri dal grande camerone che ospiterà il futuro scalo ferroviario, dopo aver percorso 2,5 chilometri nel sottosuolo cittadino.
A fare il punto sui lavori è stato il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, durante un sopralluogo al cantiere. “È realistico pensare – ha dichiarato – che nei primi mesi del 2026 la talpa arrivi al camerone. Il completamento dell’opera resta fissato per il 2028“.
Il progetto della nuova stazione non è solo un’infrastruttura ferroviaria, ma un tassello strategico per la mobilità del futuro. “Con Belfiore – ha spiegato Giani – si ridurranno i tempi di percorrenza tra Roma e Milano, con la sosta a Firenze che passerà da 14 a 6 minuti. Ma il vantaggio sarà anche per i pendolari: i treni regionali potranno viaggiare con maggiore regolarità, senza attendere il passaggio dei convogli AV”.
Il camerone principale, lungo 450 metri e profondo fino a 23 metri, rappresenta una delle opere più complesse del progetto. Giani lo definisce “un tassello della Firenze dell’innovazione, che cresce puntando sulla cura del ferro e su una mobilità più sostenibile”.
Ma il presidente guarda oltre i binari. La nuova stazione sarà il motore di una rigenerazione urbana dell’area degli ex Macelli. “L’Alta Velocità cambierà il volto di Firenze – ha sottolineato –. Attorno a Belfiore nasceranno nuovi spazi pubblici: un palazzetto dello sport, il recupero del palazzo dell’Orologio come centro civico e una casa di comunità per i residenti. È un pezzo della Firenze del futuro“.
Completata la stazione Foster, è previsto anche il people mover, un collegamento rapido con Santa Maria Novella. “Lo realizzeremo a tempo debito – ha spiegato Giani –. Sarà in parte poggiato sulla struttura del camerone e funzionerà come una sorta di ascensore orizzontale lungo 950 metri, garantendo collegamenti veloci e frequenze certe tra i due poli, oltre a servire i nuovi parcheggi dell’area”.
L’opera avanza dunque secondo i tempi, con l’obiettivo di consegnare a Firenze, entro il 2028, una delle infrastrutture più innovative e strategiche dell’intero sistema ferroviario italiano.



