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Olympiacos-Fiorentina, Italiano: “Una rivincita. Col fuoco dentro”

Stadio blindatissimo ad Atene per la finale di Conference League. Seimila poliziotti. Italiano: "Interpretiamo la partita come l'ultima della vita". Dirige Soares Dias. Diretta in chiaro Tv8

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Olympiacos-Fiorentina, Italiano: “Una rivincita. Col fuoco dentro”

Olympiacos- Fiorentina, è la grande sera della finalissima di Uefa Conference League ad Atene mercoledì 29 giugno alle ore 21.

Finale blindatissima con circa seimila poliziotti a presidiare lo stadio Aek Arena di Atene.

Seconda finale consecutiva per la Fiorentina di Vincenzo Italiano, un anno fa a Praga la vittoria fu del West Ham.

Diecimila tifosi viola al seguito ad Atene.

Firenze tifa viola con tanti maxischermi in città. Stadio Franchi con maxischermo tutto esaurito.

In trentamila al Franchi per la finalissima.

In duemila al Viola Park.

Finale di Conference League diretta dal portoghese Artur Soares Dias. Assistenti i connazionali Paulo Soares e Pedro Ribeiro. Il quarto ufficiale Glenn Nyberg è svedese. Il ruolo del Var è stato assegnato a Tiago Martins, anche lui portoghese, che sarà aiutato dal tedesco Christian Dingert. Var supporto Marco Fritz, Germania.

Italiano: “Cercheremo di dare il massimo, contentissimi di avere questa rivincita.Tutti siamo più maturi, abbiamo più esperienza, conosciamo quella che è la preparazione e cosa necessita una finale. Questo per me è un vantaggio, poi in campo è un 50 e 50 come tutte le finali. Dobbiamo interpretare questa partita come fosse l’ultima della vita perché nessuno ha la certezza di poterne giocare un’altra. Dobbiamo cercare di essere perfetti e avere il fuoco dentro. In una finale non devi sbagliare niente”.

Poi Italiano: “Anche quest’anno abbiamo onorato al meglio questa competizione che ci vede in finale dopo un percorso netto tra girone e gare successive. Fino all’ennesima finale in cui cercheremo di sfruttare un po’ di conoscenza data dall’anno scorso: conosciamo pericoli e vantaggi che si possono avere. Stavolta vogliamo che finisca in maniera diversa rispetto a Praga. Sarà una partita tosta”.

Commisso è carico, molto carico. Appena è arrivato ha fatto un discorso alla squadra. Questo suo entusiasmo, questa sua voglia la trasmette a tutti noi in impegni così difficili. In campo qualche goccia di sudore va buttata per lui, per la sua famiglia, per Joe Barone, per la famiglia di Joe Barone e per tutto quello che abbiamo vissuto in questi ultimi mesi. Soprattutto per la tragedia della scomparsa di Joe. Il presidente non meritava di affrontare momenti così brutti, della perdita di un amico. Dentro lo spogliatoio ci sono le foto di Commisso e Barone. Qualche goccia di sudore in più dobbiamo buttarla per loro”.

Italiano: “Abbiamo la possibilità di mandare in Europa il Torino ed è un’altra responsabilità. Sarebbe bello perché per il calcio italiano si tratterebbe di un inedito. Queste partite è bello giocarle, faremo di tutto per vincere anche per i nostri amici di Torino”.

“In questi tre anni ho sempre detto che l’identità non la dobbiamo mai perdere. A maggior ragione in queste partite dobbiamo dimostrare il nostro credo calcistico al netto degli adattamenti necessari per giocare una finale. Massima attenzione su ogni singola situazione, massima concentrazione per ogni tipo di eventuale pericolo. Non c’è tempo per replicare. Serve furore agonistico. La partita è troppo importante”.

Conta solo vincere perché vincere un trofeo a Firenze è più difficile. Non si vince da tanto. Vogliamo far tornare a gioire i nostri tifosi, che sono attaccati alla maglia in maniera importante. Quando giocavo da avversario lo avevo intuito, da quando indosso la maglia viola l’ho capito”.

Capitan Biraghi: “Sono stati tre anni spettacolari, l’anno prossimo giocheremo ancora in Europa, abbiamo fatto un centinaio di partite in due anni. Tutti sono stati chiamati in causa e parte di questo cammino. Il campo parla: abbiamo raggiunto obiettivi straordinari.  Vogliamo chiudere con un trofeo che inseguiamo da tre anni e per cui sudiamo ogni giorno. Ancora una volta, nonostante le difficoltà per venire qua, ci hanno dimostrato grandissimo affetto e appartenenza. Siamo contenti di avergli regalato intanto questa finale e faremo di tutto per regalare il trofeo“.

L’Olympiacos gioca la finale nel nuovissimo stadio dei rivali dell’Aek Atene, ma, per disposizioni delle autorità, non si potrà entrare con colori diversi dal viola e dal biancorosso dell’Olympiacos.
Si temono scontri e agguati nella zona circostante lo stadio, nei quali, peraltro, potrebbero infiltrarsi anche gli ultras del Panathinaikos.

© Riproduzione riservata

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