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Pallavolo femminile: il derby va alla Savino Del Bene, ma il Bisonte non demerita

I tre punti vanno a Scandicci, per le padrone di casa e per coach Bendandi ottime indicazioni per il prosieguo del campionato di A1 femminile

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Il Bisonte Firenze – Savino Del Bene 0-3 (22-25, 22-25, 23-25)

IL BISONTE FIRENZE: Acciarri 1, Malual 15, Butigan 4, Leonardi (L1), Battistoni ne, Giacomello ne, Nervini 10, Mancini 6, Ribechi (L2) ne, Cagnin 3, Agrifoglio 1, Davyskiba 15, Bechis 1. All. Bendandi.
SAVINO DEL BENE SCANDICCI: Herbots 8, Castillo (L1), Ruddins 9, Kotikova ne, Ognjenović 1, Parrocchiale (L2) ne, Bajema 1, Graziani 8, Nwakalor 6, Carol ne, Baijens ne, Antropova 18, Mingardi 1, Gennari. All. Antiga.
ARBITRI: Goitre – Vagni.
NOTE: Durata set: 28′, 30′, 36′; muri punto: Il Bisonte 8, Scandicci 10; ace: Il Bisonte 2, Scandicci 4; spettatori 1592

FIRENZE – Manca ancora qualcosa per poter tentare di battere la Savino Del Bene Scandicci, ma Il Bisonte Firenze è vicino e lo ha dimostrato nel derby di oggi, in cui il ko per 0-3 è forse eccessivamente pesante rispetto a quanto si è visto in campo: a parte il primo set, in cui la squadra di Antiga è scappata subito, nel secondo e nel terzo le bisontine sono state perfettamente in partita, giocandosela punto a punto fino alla fine e pagando a caro prezzo qualche piccola ingenuità, fatale quando affronti squadre forti come la Savino, che ti puniscono subito al minimo errore. I tre punti dunque vanno alle ospiti, trascinate dalla Mvp Brenda Castillo impeccabile sia in difesa sia in ricezione, ma coach Bendandi può raccogliere sicuramente indicazioni importanti in vista del prosieguo del campionato.

Coach Bendandi, privo di Lapini e con Battistoni a referto ma non disponibile, schiera Agrifoglio in palleggio, Malual opposto, Cagnin e Davyskiba in banda, Butigan e Mancini al centro e Leonardi nel ruolo di libero, mentre Antiga risponde con Ognjenović in regia, Antropova opposto, Ruddins e Herbots in posto quattro, Graziani e Nwakalor al centro e Castillo libero.

Un paio di errori in attacco e l’ace di Herbots regalano subito un primo break alla Savino (1-5), Bendandi chiama l’immediato time out ma la sua squadra non ingrana (2-9): ci vogliono un paio di difese di Leonardi seguite dai mani out di Cagnin per risvegliare la squadra (7-12), ma Scandicci spinge forte e due attacchi di Antropova valgono il 9-16 e il nuovo time out Bendandi. Sul 12-18 entra Nervini per Cagnin, Antiga risponde col doppio cambio (Mingardi per Ognjenovic e Gennari per Antropova) e dopo l’ingresso in battuta di Acciarri per Mancini, Nervini trova il grande attacco del 18-22, ma le ospiti ripartono e si procurano sei set point col muro di Graziani (18-24): Firenze ne annulla tre (21-24), Antiga chiama time out e al rientro Nervini ne cancella un altro, ma alla fine è Antropova (appena rientrata con Ognjenovic) a chiudere 22-25.

Nel secondo set rimane in campo Nervini per Cagnin, ma ancora una volta le ospiti partono meglio (2-6) e allora Bendandi prova il cambio in regia con Bechis per Agrifoglio: Davyskiba stampa un paio di volte Antropova per il 6-7, la partita adesso è equilibrata (9-10) ma a ogni minimo errore la Savino punisce (9-13) e sul primo tempo di Nwakalor (12-17) Bendandi è costretto a fermare il gioco. Il Bisonte prova più volte ad avvicinarsi, l’ingresso di Acciarri in battuta (con ace e a seguire muro di Davyskiba) porta al 18-21 e al conseguente time out di Antiga, poi Antropova attacca out (19-21), ma Bajema (entrata al posto di Herbots) ristabilisce le distanze con il 19-22: le bisontine non mollano e accorciano col monster block di Malual (22-23), poi Antiga rimette in campo Herbots e Davyskiba sbaglia la battuta, e alla fine è Antropova a chiudere con l’attacco del 22-25.

Nel terzo c’è ancora Bechis per Agrifoglio, e finalmente Il Bisonte riesce ad approcciare meglio con una scatenata Davyskiba (muro e attacco per il 6-4), con la stessa bielorussa che trova anche il diagonale dell’8-5 per il conseguente time out di Antiga: la Savino si riorganizza e impatta sul 9-9, poi trova il primo allungo con l’ace fortunato di Antropova (13-15) e allora Bendandi deve fermare il gioco, ma al rientro Antropova trova un altro super punto che vale il 13-16. Sul 15-19 il match sembra agli sgoccioli, ma Firenze non vuole mollare e torna sul 18-19 col muro di Malual (15 punti alla fine con tre muri) e l’ace di Davyskiba (15 punti anche per lei di cui 14 fra secondo e terzo set): Antiga ferma il gioco, un paio di ingenuità delle bisontine costano il 18-21 e il conseguente time out di Bendandi, poi la Savino è brava a tenere il cambio palla fino al 21-24, quando un errore in battuta di Antropova e un muro di Butigan riaccendono la fiammella della speranza (23-24), spenta solo dal nastro che frena la battuta di Mancini (23-25).

“Nel primo set siamo partite molto contratte – dice coach Simone Bendandi del Bisonte – forse perché eravamo troppo preoccupate: sapevamo della caratura di Scandicci, che è una grandissima squadra, ma siamo partiti con degli errori diretti dovuti alla poca leggerezza, poi siamo riusciti a mettere a posto il cambio palla e abbiamo lavorato molto meglio con i tempi, riuscendo a trovare un filo del gioco migliore. Mi è piaciuto anche il contrattacco, le ragazze hanno preso molta fiducia contro i loro posti due, lavorando bene: forse potevamo fare qualcosa di più quando le abbiamo costrette a giocare palla scontata, e con la battuta potevamo prenderci più responsabilità, ma comunque siamo riusciti ad avere dei parziali molto ravvicinati. Sicuramente loro hanno giocato molto bene, il 3-0 è un risultato netto e qualcosa da modificare c’è, però una reazione l’abbiamo avuta, con momenti di grande lucidità che hanno sostituito momenti in cui eravamo troppo scontati, e di questo sono contento”.

Gongola, dal canto suo, coach Antiga: “Sono contento di avere vinto tre a zero, era l’obiettivo. Vincere il derby è sicuramente importante, ma soprattutto erano necessari i tre punti. Sapevamo che Il Bisonte poteva giocare meglio di quanto fatto da Cuneo una settimana fa. L’avvio non è stato bellissimo, soprattutto all’inizio, con tanti errori, ma diciamo che abbiamo fatto la cosa più importante: vincere. Rispetto alla prima gara abbiamo fatto qualche cambio, ora dobbiamo continuare a lavorare e crescere“.

© Riproduzione riservata

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