Getting your Trinity Audio player ready...
|
SCARLINO – C’è ancora preoccupazione sul futuro della Venator di Scarlino. L’incontro al ministero non è servito a scuogliere i dubbi.
“L’incontro, alla presenza dell’amministratore delegato Bryan Snell, si è svolto all’insegna della chiarezza, ma ha fatto emergere anche elementi di preoccupazione”. È il primo commento dell’assessore all’economia Leonardo Marras al termine dell’incontro che si è svolto al ministero delle imprese e del made in Italy sulla vertenza Venator di Scarlino.
All’incontro hanno partecipato i vertici di Venator Materials, società capogruppo proprietaria di Venator Italy. Erano presenti, oltre all’assessore Marras, il consigliere del presidente Giani per le vertenze aziendali Valerio Fabiani, funzionari regionali, sindaci e deputati del territorio, il presidente della provincia di Grosseto Francesco Limatola, rappresentanti di Confindustria e delle organizzazioni sindacali che seguono la vertenza a livello nazionale, regionale e in azienda.
“Sicuramente ci è stata data la disponibilità a lavorare per la continuità produttiva, anche attraverso l’ipotesi di cedere il sito ad altri operatori, e comunicato il mandato alla società italiana di ricercare eventuali soggetti interessati”, osserva Marras. “Ma – spiega l’assessore – le preoccupazioni risiedono dentro le criticità contingenti”.
“Entro fine giugno – sottolinea – scadono gli ammortizzatori sociali. Ed è necessario un intervento finanziario della capogruppo affinché sia possibile l’estensione del contratto di solidarietà fino alla fine di quest’anno, in modo tale che ci sia il tempo necessario per definire eventuali soluzioni che possano riguardare il destino sia dell’intero gruppo sia del sito italiano”.
“Ci siamo riconvocati tra un mese proprio perché il presidio attraverso il governo continui e non si perda nemmeno una soluzione che consenta di vedere ripartire la produzione”, conclude l’assessore Marras che ringrazia il ministero per l’attenzione continua sulla vicenda, seguita tra l’altro sin da subito dall’unita di crisi della Regione.
“Nell’arco delle successive 48 ore al prossimo incontro programmato al Mimit – precisa il consigliere Fabiani – Regione Toscana convocherà il tavolo regionale per la proroga del contratto di solidarietà a garanzia dei lavoratori e sulla base degli affidamenti emersi oggi”.
Presente al tavolo anche l’onorevole Fabrizio Rossi, deputato grossetano di Fratelli d’Italia. “Si tratta di un sito produttivo strategico – prosegue Rossi. – Chiediamo con forza alla proprietà di assumersi precise responsabilità e di presentare un piano concreto per mettere in campo la proroga dei contratti di solidarietà fino a fine anno”. All’incontro erano presenti anche i sindaci e le istituzioni del territorio, a conferma dell’attenzione e dell’unità delle comunità locali nella difesa di un presidio industriale fondamentale per l’economia maremmana. “È un segnale importante – commenta Rossi – che rafforza la richiesta collettiva di un impegno serio e tempestivo da parte dell’azienda”.
“Il ministero – dice Rossi – ha definito l’incontro proficuo, sottolineando come la situazione societaria di Venator sia in evoluzione e presto verificheremo già a giugno il cammino intrapreso. Al centro del confronto anche le misure di sostegno ai lavoratori: la proroga degli ammortizzatori sociali è considerata essenziale e l’azienda ha espresso disponibilità in tal senso, pur evidenziando di non avere a disposizione della liquidità necessaria per richiedere l’estensione del contratto di solidarietà”.
“La corporate ha confermato l’intenzione di andare avanti con un piano di rifinanziamento della società – ha aggiunto Rossi. – Anche se in un contesto globale difficile per l’intero comparto chimico, con una riduzione di tutte le produzioni fino al 60% in tutti gli stabilimenti Venator; si è discusso anche della possibilità di coinvolgere nuovi soggetti industriali, al fine di garantire continuità degli ammortizzatori sociali e favorire un ritorno alla piena operatività del sito di Scarlino”.
“Il governo, attraverso il Mimit, sta facendo la sua parte e il 12 giugno verificherà i progressi fatti. Ora tocca all’azienda trasformare le intenzioni in fatti concreti. La difesa del lavoro e delle eccellenze industriali italiane è e resterà una priorità, anche con un nuovo soggetto disposto a rilevare l’azienda”, conclude Fabrizio Rossi.