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FIRENZE – E’ stato arrestato dalla Polizia e condotto in carcere un anarchico della provincia di Firenze indiziato di essere l’autore di sei attentati realizzati in un periodo compreso tra il 28 agosto ed il 28 dicembre scorsi contro la linea ferroviaria ad alta velocità che collega Firenze a Bologna, nei tratti passanti dalle località di San Piero a Sieve e Firenzuola.
Indagati anche due minorenni.
La Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Firenze ha iscritto nel registro degli indagati un ragazzo ed una ragazza al fine di valutare il loro eventuale coinvolgimento negli episodi criminosi.
Oggi mercoledì 25 gennaio la Digos di Firenze ha proceduto all’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Firenze nei confronti dell’anarchico, a seguito delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Firenze – Direzione Distrettuale Antiterrorismo, e sotto il profilo operativo della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione.
In una nota diffusa dal procuratore distrettuale antimafia Luca Tescaroli, che ha diretto l’inchiesta, “l’agire si colloca nell’ambito della più campagna violenza di gruppi anarchici contro la Tav”.
Nei confronti dei due minori la Polizia ha eseguito, con personale Digos, altrettanti decreti di perquisizione, delegati dalla locale Procura per i Minorenni, le cui risultanze sono al vaglio degli investigatori che dovranno accertare l’effettivo coinvolgimento degli stessi nella vicenda.
I reati ipotizzati a carico dell’arrestato sono quelli previsti e puniti dall’articolo 432 del codice penale (attentato alla sicurezza dei trasporti, pena prevista, da 1 a 5 anni), dall’articolo 81 1° comma (reato continuato che aggrava la pena principale sino al triplo), aggravato dall’articolo 270 bis c.p. 1°comma (associazione con finalità di terrorismo, associazione che si propone il compimento di atti di violenza con finalità di terrorismo, pena da 7 a 15 anni).
Gli elementi investigativi sono stati acquisiti nella fase dei sopralluoghi preliminari anche grazie al contributo del Compartimento Polizia Ferroviaria di Firenze e del locale Gabinetto interregionale della Polizia Scientifica, proseguendo con lo svolgimento ad opera della Digos fiorentina, spiega una nota degli investigatori, “di attività tipiche di natura tecnica, ma soprattutto attività atipiche costituite da riscontri sul territorio pedinamenti ed osservazioni”.
I danni causati dagli attentati, secondo la Procura, sono di cospicua entità economica ed hanno riguardato strumentazione demandata a garantire l’incolumità dei viaggiatori in caso di incidenti. In un episodio criminoso, tra l’altro, è stato danneggiato il quadro di comando del sistema di areazione servente la galleria interessata da uno degli attentati, che in caso d’incidente ferroviario, non avrebbe consentito il corretto deflusso dei fumi prodotti.
L’aggravante per motivi di terrorismo si ravvisa nel fatto che la linea ad alta velocità è da tempo oggetto di attentati da parte delle compagini anarchiche nazionali, sodalizi “con i quali il soggetto intrattiene stabili contatti, quanto meno in ambito provinciale”.