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ROSIGNANO MARITTIMO – Il 13 febbraio 2018 Francesca Citi veniva uccisa a Livorno nello studio medico in cui lavorava. A ucciderla fu l’ex marito, che a sua volta si tolse la vita dopo l’omicidio. Rimasero orfane due bambine. Una tragedia che colpì profondamente l’intero Comune di Rosignano Marittimo, provincia di Livorno, e colpì la frazione di Nibbiaia, in cui Francesca Citi era nata e viveva con le sue figlie. Il primo caso di femminicidio in questo Comune. Per l’ultimo saluto nella Chiesa di San Giuseppe a Nibbiaia l’allora sindaco Alessandro Franchi proclamò il lutto cittadino. Da allora il Comune di Rosignano Marittimo la ricorda con una fiaccolata, la prima fu guidata da Franchi con l’allora presidente del Consiglio Comunale Caterina Giovani.
E domenica 13 febbraio una fiaccolata ricorda Francesca Citi, 45 anni, coordinata dall’amministrazione comunale con la Commissione Pari Opportunità e l’associazione ‘Francesca sono io’. Francesca sarà ricordata in due momenti diversi della giornata. La mattina a Nibbiaia nella Chiesa di San Giuseppe durante la celebrazione della Santa Messa. Alle 18.30, presente il sindaco Donati, con una fiaccolata che sarà statica e non itinerante, su indicazione della Prefettura di Livorno, ‘per evitare contagi e una maggior possibilità di diffusione del virus Covid-19’.