(Adnkronos) – Milano, 19 Giugno 2024. In Italia, così come in quasi tutto il resto del mondo, la tecnologia è diventata un aspetto centrale della vita di tantissime persone. Ogni giorno, in media, circa 50 milioni di italiani si collegano a Internet tramite uno smartphone o un computer (più dell’84% della popolazione totale). Vista la posizione rilevante della tecnologia e della connettività nella nostra vita, non si può più trascurare la sicurezza informatica. Questo articolo ha l’obiettivo di fornire informazioni aggiornate, complete e trasparenti sull’argomento, concentrandosi sulle principali criticità presenti nel nostro Paese. Verranno anche forniti alcuni consigli sulle contromisure e le strategie utili per contrastare i pericoli più seri. Si guarderà poi anche al futuro, analizzando i trend e le possibili criticità nei decenni a venire sul fronte della cybersecurity. La sicurezza informatica, o cyber security, è un campo del sapere umano che ha lo scopo di proteggere le informazioni digitali e le infrastrutture informatiche da ogni forma di accesso non autorizzato, uso improprio, divulgazione, interruzione delle funzioni, alterazione o distruzione. Questa branca raggruppa al suo interno un insieme di tecnologie, procedure, strategie e pratiche volte a salvaguardare reti, dispositivi, programmi, dati e informazioni (a livello del privato cittadino e delle organizzazioni pubbliche e private) dalle minacce presenti nell’ambiente digitale (spesso chiamate anche in Italia con il termine inglese “threat”). Immaginando la sicurezza informatica come un edificio, questo si basa su tre pilastri: la confidenzialità, l’integrità e la disponibilità delle informazioni, concetti sintetizzati con l’acronimo CIA (Confidentiality, Integrity, Availability). 1.La confidenzialità ha lo scopo di rendere accessibili le informazioni solo ai soggetti autorizzati. 2.L’integrità garantisce l’accuratezza delle informazioni, ovvero che queste ultime non siano state alterate in modo improprio. 3.Con disponibilità si fa riferimento all’effettiva capacità di accesso e fruizione delle informazioni e dei sistemi informatici da parte degli utenti autorizzati. La sicurezza informatica è importante in Italia perché moltissimi dati personali e aziendali sono conservati all’interno della sfera digitale. Diverse funzioni necessarie per milioni di cittadini si basano sull’efficacia e l’affidabilità delle infrastrutture informatiche intese in senso ampio. Più nello specifico, la cybersecurity è orientata a 7 scopi principali: 1.Protezione dalla violazione dei dati: nel caso in cui si verifichino accessi non autorizzati dei confini dei sistemi informatici, potrebbero concretizzarsi perdite economiche per le aziende, ma anche danni alla reputazione di medio-lungo periodo. La sicurezza informatica ha lo scopo di prevenire e bloccare gli accessi non autorizzati ai dati sensibili, riducendo il rischio di furti di identità, frodi finanziarie e pubblicazione di informazioni private. 2.Conservazione delle infrastrutture critiche: nel 2024, anche in Italia, la quasi totalità di reti elettriche, acquedotti e sistemi di trasporto si basa su sistemi informatici. Con la giusta dose di cybersecurity è possibile proteggere queste infrastrutture da attacchi che potrebbero avere conseguenze molto serie sulla vita dei cittadini e sulla sicurezza nazionale. 3.Tutela della privacy: la raccolta e l’analisi dei dati personali sta diventando un’attività sempre più comune. Anche per questo motivo, i rischi per la privacy sono aumentati. La sicurezza informatica ha l’obiettivo di proteggere i dati personali dagli occhi indiscreti. 4.Spinta all’innovazione e alla competitività economica: le aziende che adottano pratiche avanzate di sicurezza dei dati hanno maggiori capacità di innovare e competere all’interno del mercato globale. La fiducia che consumatori e partner nutrono verso un sistema digitale considerato sicuro, può essere determinante per lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi, a tutto favore della crescita economica. 5.Maggiore fiducia verso l’e-commerce: il commercio online dipende in larga misura dal livello di fiducia che i consumatori ripongono nella sicurezza dei metodi di pagamento e nella protezione dei dati personali. Senza sicurezza informatica, questa fiducia viene a mancare. 6.Conformità alle normative: le regole sulla protezione dei dati, fra cui il noto GDPR europeo, impongono alle organizzazioni di adottare misure adeguate per proteggere i dati personali. La sicurezza informatica può essere essenziale per rispettare queste e altre normative internazionali, evitando sanzioni e danni economici. 7.Prevenzione delle interruzioni: gli attacchi informatici possono provocare interruzioni dell’attività aziendali o di servizi pubblici, arrecando danni e riducendo la produttività. Di cosa necessita un sistema informatico per poter essere considerato sicuro? Con confidenzialità si fa riferimento alla protezione delle informazioni sensibili da accessi non autorizzati. Garantire la confidenzialità significa rendere accessibili le informazioni solo a chi ne ha diritto. A livello pratico, si concretizza in sistemi ad accesso controllato, crittografia dei dati e altre misure di sicurezza, come quelli precisati nel paragrafo successivo, che hanno l’obiettivo di proteggere le informazioni sensibili. L’autenticazione è un insieme di sistemi e procedure volto alla verifica dell’identità di un utente. L’obiettivo è assicurarsi che chiunque tenti di accedere a una risorsa digitale sia effettivamente chi dichiara di essere. I sistemi di cybersecurity per l’autenticazione devono prevenire accessi non autorizzati attraverso l’uso di password, token di sicurezza, rilevazioni di dati biometrici o MFA (sistemi di autenticazione a più fattori). Con questo termine si intende la capacità di un sistema di resistere, assorbire e recuperare in modo veloce da eventuali incidenti o attacchi informatici. Affinché un soggetto o un sistema possa dirsi resiliente, deve presentare un’architettura a compartimenti separati e abbracciare il concetto di ridondanza. Bisogna, poi, programmare i backup dei dati e avere pronte diverse strategie per il ripristino dei dati in caso di emergenza. Saper gestire il rischio significa essere in grado di identificare, valutare e trattare rischi e minacce per la propria sicurezza informatica. Dall’ottica delle aziende private e pubbliche, ciò significa fare un quadro delle potenziali vulnerabilità allo scopo di implementare misure preventive o correttive per mitigare i rischi. Il monitoraggio continuo, come è facile intuire, prevede una sorveglianza costante dei sistemi informatici e delle reti per rilevare attività sospette o anomalie che potrebbero indicare una violazione della sicurezza. A livello tecnico, si può parlare di analisi dei log, rilevamento delle intrusioni, tramite l’uso di strumenti di sicurezza automatizzati per identificare e rilevare rapidamente eventuali incidenti di sicurezza, riducendo così i danni. Anche se alcune cyber threats possono definirsi globali, dato che mettono a rischio tutti i Paesi in maniera simile, le caratteristiche economiche e culturali di una nazione possono determinare variazioni del profilo di rischio all’interno del panorama informatico. Questo significa che anche le minacce e i rischi per la sicurezza informatica cambiano da un contesto all’altro. Guardando all’Italia, è possibile identificare 5 punti chiave, raccolti qua sotto. L’Italia è una delle principali mete turistiche a livello internazionale. Grande interesse, significa grandi flussi di denaro: in presenza di queste condizioni, è facile capire perché il settore turistico sia un bersaglio appetibile per gli hacker e le organizzazioni criminali specializzate in attacchi informatici. I sistemi di prenotazione online, di gestione dei flussi e le piattaforme di pagamento sono i principali obiettivi per furti di dati e frodi. In Italia, la protezione della proprietà intellettuale, specialmente nei settori del design, della moda e della tecnologia, può fare letteralmente la differenza. Le aziende devono difendere i loro brevetti, i propri marchi e i diritti d’autore dallo spionaggio industriale e dalla contraffazione. Dal punto di vista della cybersecurity, servono contromisure in grado di proteggere l’innovazione e il vantaggio competitivo, mettendo al riparo le informazioni critiche. Diversi enti che svolgono servizi pubblici in Italia, dalla fiscalità alla sicurezza nazionale, sono esposti a rischi di attacchi cyber. La digitalizzazione dei servizi pubblici aumenta il livello di soddisfazione dei cittadini ma può porgere anche il fianco ad attacchi, ad esempio, volti a sfruttare vulnerabilità che devono essere mitigate con aggiornamenti costanti di tutti gli elementi software e hardware. La criminalità organizzata è sempre alla ricerca di nuove fonti di guadagno. Negli ultimi anni sono stati centinaia i casi di cyber-estorsioni o riciclaggio di denaro attraverso criptovalute. Le aziende italiane devono quindi affrontare non solo diversi tipi di attacchi informatici ma anche prevenire l’utilizzo delle loro infrastrutture per attività illecite, come la creazione di botnet tramite la compromissione di dispositivi privati o aziendali. L’Italia ha un patrimonio culturale così ricco che è quasi impossibile da valutare con precisione. Le risorse culturali non sono al sicuro da cyber-attacchi che potrebbero cancellare o manipolare dati storici e artistici. Per proteggere le banche dati dei musei, gli archivi digitali e le collezioni servono soluzioni di sicurezza informatica all’avanguardia, capaci di prevenire le perdite di informazioni insostituibili. Come in molti altri settori, nell’ambito della cybersecurity circolano miti e false credenze che possono mettere a serio rischio la sicurezza dei dati e la privacy degli utenti. Sfatiamo qui di seguito alcuni dei falsi miti più comuni sulla sicurezza informatica, cercando di effettuare un’attività di debunking basata sui fatti. Partiamo con uno dei falsi miti più diffusi e pericolosi. Privacy non significa solo nascondere i segreti, ma anche proteggere la libertà personale e i diritti fondamentali. Ogni informazione digitale, anche la più innocua, può essere utilizzata in modo improprio per scopi illeciti, ad esempio per stalking, discriminazione, ecc. Alla luce di questi elementi, tutti dovrebbero proteggere la propria privacy online, indipendentemente dal fatto che si ritenga di avere qualcosa da nascondere. A livello aziendale, la sicurezza informatica è una responsabilità che non ricade esclusivamente su un settore o un esperto di IT. Se è vero che i tecnici hanno spesso l’onere (e l’onore) di implementare nella pratica le misure di sicurezza, per difendersi dalle cyber threats, serve una consapevolezza condivisa, capace di tradursi nell’impegno di tutte le risorse umane. Gli attacchi di phishing, ad esempio, spesso sfruttano errori di dipendenti distratti per violare sistemi informatici: ecco perché la cybersecurity riguarda tutti, nessuno escluso. Le piccole e medie imprese rappresentano la stragrande maggioranza del tessuto industriale e produttivo italiano. Vista la loro configurazione, sono spesso bersagli appetibili per gli attacchi informatici proprio perché le contromisure sono inadeguate. Investire in sicurezza informatica non significa necessariamente spendere cifre proibitive. Sul mercato, sono disponibili molte soluzioni scalabili e personalizzabili che possono adattarsi alle esigenze e al budget delle PMI in modo efficace. Se è vero che tradizionalmente i Mac sono meno bersagliati rispetto ai PC Windows, non possono essere considerati immuni da virus e malware. Con l’aumento della loro fetta di mercato in Italia e nel resto del mondo, sono cresciuti anche gli attacchi mirati ai sistemi Apple. In estrema sintesi, nessun sistema operativo può dirsi sicuro al 100%: ecco perché servono sempre pratiche di sicurezza adeguate, indipendentemente dalla piattaforma utilizzata. Non si può negare che alcune soluzioni di sicurezza possono avere un impatto sulle prestazioni. La maggior parte degli strumenti moderni, però, è stata sviluppata tenendo a mente efficienza e bassa invasività. L’idea che la sicurezza informatica rallenti significativamente i sistemi è spesso esagerata. Un piccolo impatto sulle prestazioni è un prezzo che bisognerebbe essere disposti pagare per proteggersi da perdite di dati potenzialmente devastanti. Nel contesto digitale italiano, è consigliabile applicare diverse misure di sicurezza per proteggere le informazioni sensibili dei cittadini e garantire la continuità operativa delle imprese. Ecco alcune delle migliori strategie e pratiche di sicurezza informatica in un pratico elenco. La crittografia dei dati è una branca della tecnologia che ha l’obiettivo di proteggere le informazioni sensibili da accessi non autorizzati. Tramite particolari algoritmi, si trasformano i dati in un formato illeggibile senza la chiave di de-crittografia corretta, garantendo che, anche in caso di violazione, le informazioni rimangano protette. Le reti Wi-Fi, in particolare quelle pubbliche, possono essere una piattaforma di attacco per gli hacker. Gli utenti privati e le aziende italiane dovrebbero assicurarsi che le connessioni Wi-Fi siano sicure, implementando sistemi basati su crittografia WPA2 o WPA3. Se possibile, si consiglia anche di collegarsi a reti virtuali private (VPN) per criptare il traffico internet. Come funziona una VPN? Questo strumento cifra il traffico di rete e può risultare particolarmente utile in un Paese dove l’uso di hotspot pubblici è spesso obbligato quando si visitano città storiche e zone turistiche. La creazione di credenziali di sicurezza solide e un’attenta gestione delle password sono due ingredienti fondamentali per la sicurezza informatica. Bisogna utilizzare password complesse e uniche per ogni account, eventualmente semplificandosi la vita con un password manager affidabile. Le imprese e i cittadini dovrebbero inoltre attivare l’autenticazione a due fattori (2FA) per proteggere i propri account online con un altro strato di sicurezza. Il backup regolare dei dati è una pratica fondamentale per individui e organizzazioni pubbliche o private. In Italia, eventi come interruzioni di corrente o disastri naturali possono minacciare l’integrità dei dati: con soluzioni di backup su dispositivi esterni o servizi su cloud sicuri, si garantisce un recupero rapido delle informazioni, riducendo le interruzioni delle attività e l’impatto economico di eventuali incidenti. Per limitare l’accesso ai sistemi e ai dati sensibili serve un sistema affidabile di autenticazione. Nel caso dei sistemi informatici aziendali bisogna prestare particolare attenzione agli accessi da remoto, sempre più comuni nel panorama lavorativo italiano post-pandemia. Così facendo, si possono prevenire le violazioni dei dati ed eventuali accessi illeciti. Lungo i paragrafi di questo articolo, speriamo di aver fornito informazioni complete, utili e aggiornate sull’attuale scenario digitale in Italia. Alla luce dei dati proposti, dovrebbe essere chiaro come la sicurezza informatica sia una priorità inderogabile: l’obiettivo fin da subito deve essere la protezione dei dati sensibili, sia per le aziende che per i singoli cittadini. La crescita delle minacce informatiche, unita alla digitalizzazione dei processi aziendali e alla sempre maggiore dipendenza dalla tecnologia nella vita quotidiana, fa capire quanto sia importante adottare strategie di sicurezza informatica solide e moderne. La sicurezza informatica non va vista come un costo inutile, ma come un investimento per il futuro, capace di aumentare la resilienza e la competitività nel lungo termine. Per questo la formazione sul tema della sicurezza informatica dovrebbe essere promossa a tutti i livelli, dalla scuola alle piccole e grandi imprese: l’obiettivo comune dovrebbe essere la creazione di una cultura della sicurezza digitale che possa difendere il tessuto produttivo italiano.
Per maggiori informazioni
Sito web: https://nordvpn.com/it/blog/vpn-come-funziona/
Email: support@nordvpn.com —immediapresswebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Sicurezza informatica in Italia: panoramica su tendenze e sfide per il futuro
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