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sabato 16 Agosto 2025
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Palio Siena, la corsa dell’Assunta accende la città. Leocorno e Civetta favorite

(Adnkronos) – L’attesa è finita. O quasi. Dopo una settimana febbrile, tra assegnazioni, prove, pioggia improvvisa e sguardi rivolti al cielo, Siena è pronta a ritrovare il suo rito più antico e identitario. Oggi, sabato 16 agosto, alle ore 19, tempo permettendo, si correrà il Palio dell’Assunta 2025, e Piazza del Campo è già una marea di emozioni, colori e tensione. La città vive il Palio non come un evento, ma come un battito del cuore collettivo. In gara ci saranno dieci Contrade: Pantera, Tartuca, Drago, Bruco, Giraffa, Aquila, Leocorno, Onda, Civetta e Valdimontone. Dieci bandiere, dieci popoli, dieci storie che si intrecciano in pochi minuti di corsa, ma che iniziano a scriversi mesi prima. E che oggi potrebbero entrare nella leggenda. 
Tutti gli occhi sono puntati su Leocorno, che ha pescato il binomio da sogno: il cavallo Diodoro montato da Giovanni Atzeni detto Tittia, il fuoriclasse dei Palii, già trionfatore a luglio con l’Oca. In caso di vittoria, sarebbe “cappotto” – ovvero la conquista di entrambi i Palii annuali – con lo stesso cavallo: un’impresa rarissima, che lo proietterebbe ancora più vicino al mito di Aceto (14 vittorie). Con 11 successi alle spalle, Tittia ha ormai confidenza con la storia. Ma Siena non regala mai vittorie, e soprattutto la Civetta, rivale storica del Leocorno, è pronta a rovinare la festa. Con Benitos e Scompiglio (alias Jonatan Bartoletti), la contrada del gufo ha messo in campo un’accoppiata da battaglia: Benitos ha già vinto proprio l’anno scorso, mentre Scompiglio è un veterano che conosce il tufo come le sue tasche. Non solo loro: Pantera, con il promettente Dino Pes detto Velluto su Viso d’Angelo, ha mostrato forza e affiatamento nelle prove. Occhi puntati anche su Valdimontone, che schiera l’esperto Gingillo (Giuseppe Zedde) su Anda e Bola, cavallo da sempre vicino al successo. La corsa, come sempre, è apertissima. Ancora una volta sarà un Palio che “parla sardo”: nove cavalli su dieci arrivano dalla Sardegna, cuore dell’allevamento anglo-arabo italiano, e otto fantini su dieci sono originari dell’isola. Una dominanza tecnica e culturale che conferma il legame tra l’isola e Piazza del Campo. L’unico cavallo toscano è proprio Diodoro, cresciuto a pochi chilometri da Siena, quasi a voler sottolineare quanto il destino del Palio sappia sempre intrecciare le radici e l’imprevisto. Quella di ieri è stata una vigilia turbolenta. Dopo una prima prova vinta dalla Pantera e la rivincita della Tartuca nella seconda, la pioggia del giovedì pomeriggio ha interrotto la terza prova, costringendo il sindaco Nicoletta Fabio a sospendere l’evento per ragioni di sicurezza. Un segnale ormai consueto: l’agosto senese è sempre più imprevedibile. Ma la città ha imparato ad aspettare. Ieri si è svolta la prova generale, anticamera solenne della corsa vera, con l’uscita delle Contrade dal Cortile del Podestà e l’aria densa di pathos e canto. E’ stata la Nobil Contrada del Bruco a vincere questa volta con il cavallo Diamante Grigio e il fantino Mattia Chiavassa detto Tambani.  Siena, in queste ore, è un palcoscenico internazionale. Nelle vie medievali si mischiano i contradaioli, i senesi di ritorno, i turisti e anche il jet set: Eddie Redmayne è stato visto alle prime prove, e domani potrebbero affacciarsi Sting e Madonna dai palchetti privati. Fra gli ospiti istituzionali, attesi anche il vicesindaco di Parigi Arnaud Ngatcha, l’ambasciatore italiano in Cina Massimo Ambrosetti, e numerosi attori italiani tra cui Maurizio Lastrico e Matteo Martari.  Il Drappellone, opera dell’artista Francesco De Grandi, è stato svelato alla città tra gli squilli delle chiarine domenica 10 agosto. È lui il simbolo della gloria che oggi una contrada stringerà fra le mani. Un cencio che non è solo arte, ma identità. E oggi, la Carriera. Alle ore 19 in punto, dopo il Corteo Storico, toccherà al mossiere Renato Bircolotti chiamare i cavalli ai canapi, in base al numero d’orecchio assegnato nei sorteggi. L’ordine è il seguente: Drago, Aquila, Valdimontone, Bruco, Leocorno, Pantera, Onda, Civetta, Giraffa, con la Tartuca alla rincorsa. Poi, silenzio. E l’esplosione. Sarà un Palio segnato dalla rivalità, dalla tecnica, dalla tensione e – come sempre – dall’imprevedibile. Perché a Siena, non basta essere favoriti: bisogna saper vincere la corsa più bella del mondo. La diretta tv è su La7, con la telecronaca di Pierluigi Pardo e il commento di Giovanni Mazzini. (di Paolo Martini) —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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