19.8 C
Firenze
lunedì 13 Ottobre 2025
Segnala a Zazoom - Blog Directory
spot_img

L’allarme dell’Osservatorio Vega per la 75esima giornata nazionale per le vittime sul lavoro

Aggiornamenti 2025 evidenziano settori e fasce d’età più a rischio, mentre esperti lanciano un appello per sicurezza e tutela dei lavoratori

Getting your Trinity Audio player ready...

Domenica 12 ottobre si celebra in tutta Italia la 75esima Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, un appuntamento promosso dall’Anmil (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro) per ricordare le vittime e riflettere sulla sicurezza negli ambienti di lavoro. In questa occasione, l’Osservatorio Sicurezza e Ambiente Vega Engineering di Mestre lancia un monito chiaro: Formazione e aggiornamento dei lavoratori sono le uniche soluzioni concrete per uscire dall’emergenza e garantire tutela e dignità. 

I dati aggiornati ad agosto 2025 confermano la gravità della situazione. Nei primi otto mesi dell’anno, le vittime sul lavoro sono state 681, di cui 493 in occasione di lavoro e 188 in itinere. Le regioni più colpite restano Lombardia, Veneto, Campania e Sicilia. Nonostante una lieve diminuzione delle denunce complessive di infortunio, il fenomeno resta drammatico, con giornate in cui si registrano anche più di un decesso al giorno.

Secondo l’Ing. Mauro Rossato, presidente dell’Osservatorio, la sicurezza sul lavoro continua a essere spesso sottovalutata. “La sicurezza può essere la principale arma per prevenire infortuni, migliorando contemporaneamente la qualità della vita e la dignità dei lavoratori”, sottolinea Rossato.

L’analisi regionale mostra che Basilicata, Umbria, Campania, Sicilia e Calabria superano del 25% la media nazionale di incidenti mortali, mentre Trentino-Alto Adige, Puglia, Veneto, Liguria, Sardegna, Abruzzo e Toscana rientrano nella zona arancione, seguite da Piemonte, Marche, Valle d’Aosta ed Emilia-Romagna in giallo, e Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Lazio e Molise in bianco.

L’identikit dei lavoratori più a rischio indica gli over 65 come la fascia più colpita, con un’incidenza di mortalità di 66,5 per milione di occupati, seguita dai 55-64enni e dai 45-54enni. Il settore delle Costruzioni registra il maggior numero di decessi (78), seguito da Manifatturiero, Trasporti e Commercio. I giorni più pericolosi sono lunedì e venerdì, mentre le donne vittime sono state 58, e i lavoratori stranieri, con 148 decessi, registrano un rischio più che doppio rispetto agli italiani.

Nonostante il dramma delle morti sul lavoro, le denunce complessive mostrano un calo leggero, passando dalle 386.554 del 2024 alle 384.007 nel 2025. Tuttavia, l’Osservatorio sottolinea che ogni numero rappresenta una vita persa o segnata, e invita istituzioni e imprese a puntare con decisione sulla prevenzione, attraverso formazione, aggiornamento e controlli costanti.

La zonizzazione dell’Osservatorio Vega rappresenta un utile strumento per comprendere il rischio infortunistico, colorando le regioni italiane in base all’incidenza di mortalità sul lavoro. Dalla scala bianca, per regioni sotto il 75% della media nazionale, fino alla scala rossa, per territori con un’incidenza superiore al 125%, emerge con chiarezza l’urgenza di interventi mirati e capillari per proteggere la vita dei lavoratori.

© Riproduzione riservata

spot_img

Notizie correlate

Firenze
cielo sereno
19.8 ° C
21.2 °
19.3 °
76 %
0.9kmh
6 %
Lun
20 °
Mar
24 °
Mer
24 °
Gio
22 °
Ven
22 °

Ultimi articoli

SEGUICI SUI SOCIAL

VIDEO NEWS

Video news