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CASTIGLIONCELLO – Una nuova truffa in scena in provincia di Livorno, quella del carro attrezzi.
i carabinieri della locale stazione, a seguito di accurati accertamenti, hanno individuato e denunciato un uomo e una donna, rispettivamente di 62 e 36 anni, entrambi campani e già conosciuti dalle forze dell’ordine, gravemente indiziati di essere gli autori di una truffa ai danni di un 72enne della zona.
La vittima, in un pomeriggio di alcuni mesi addietro era rimasta con l’auto in panne durante la percorrenza di una strada extraurbana diretto di ritorno a casa propria. Costretto a richiedere l’intervento del soccorso stradale, avrebbe individuato sul web, con il proprio cellulare, un asserito numero verde cui veniva associato un generico servizio di assistenza stradale, chiamandolo per chiedere l’intervento. L’interlocutore alla risposta si sarebbe fatto indicare l’esatta posizione del veicolo guasto da soccorrere e poi direttamente i dati completi della carta di credito del chiamante, con tanto di codice a tre cifre sul retro, il CVV, e così facendo si sarebbe fatto autorizzare il pagamento anticipato dell’intervento per un preventivo ammontante a ben 358 euro.
Inoltre, nel corso della stessa conversazione telefonica, il sedicente risponditore del soccorso stradale avrebbe richiesto anche un altro pagamento di 354 euro, giustificando la richiesta “per ulteriori spese di trasporto”. Tuttavia, alla seconda salata richiesta di denaro, senza avere ancora ricevuto il seppur minimo conforto di un intervento del carro attrezzi sul posto, la vittima si sarebbe rifiutata di autorizzare la seconda dazione di altro denaro tramite carta di credito. Talché, il sedicente operatore avrebbe di punto in bianco staccato la comunicazione; naturalmente nessun veicolo di soccorso stradale si è poi presentato a recuperare l’utente della strada rimasto in panne. Anche all’insolito numero verde non avrebbe più risposto il medesimo interlocutore e l’utenza è poi risultata associata ad altra attività commerciale operante in tutt’altro settore.
L’uomo, pertanto, preso atto di essere stato raggirato, si è rivolto ai carabinieri di Castiglioncello per denunciare l’accaduto. I militari hanno avviato approfondimenti investigativi partendo dalle interlocuzioni avvenute con la vittima e dall’analisi delle utenze e delle conversazioni telefoniche intercorse, riuscendo in questo modo ad acclarare l’identità dei presunti truffatori, risultati già gravati da precedenti analoghi e simili e per la loro condotta saranno chiamati a rispondere di truffa aggravata in concorso.
L’odierna dinamica truffaldina rappresenta un ennesimo caso del cosiddetto caller ID spoofing, tecnica fraudolenta che consiste nel modificare il numero del chiamante fingendo di essere un altro fornitore di servizi (istituto bancario, ente di beneficenza o per propinare falsi premi o concorsi eccetera) al solo scopo di spingere gli interlocutori a trasferire denaro, comunicare dati personali o compromettere, sempre a scopo di lucro, il dispositivo telefonico stesso. Il consiglio è il consueto: mai fornire i propri dati bancari a un operatore telefonico che non si conosce.