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LIVORNO – “La Life Support sta procedendo la sua rotta per raggiungere Livorno, il luogo sicuro di sbarco assegnato da MRCC italiana, con 142 naufraghi. Sono stati recuperati da due distinti salvataggi notturni, conclusi a ventiquattro ore di distanza l’uno dall’altro.
A causa del buio notturno e delle onde, i soccorsi sono stati impegnativi per il rescue team di Emergency e lo staff a bordo”.
Il punto di Carlo Maisano, Project Coordinator Life Support, la nave Ong di Emergency in arrivo nel porto di Livorno.
Con Life Support in arrivo anche Sea Eye 4, per un totale di 250 migranti naufraghi attesi nel porto di Livorno il 22 e 23 dicembre.
Ieri lunedì 19 dicembre la task force dell’amministrazione comunale di Livorno guidata dal sindaco Salvetti con il piano predisposto per la prima accoglienza.
Ci sono bambini e molti ragazzini.
Racconta Maisano: “Le imbarcazioni in distress che abbiamo avvicinato erano di legno e sovraffollate, con persone anche nella stiva: il rischio era un improvviso capovolgimento causato dallo sbilanciamento delle persone a bordo.
La Life Support è salpata il 13 dicembre da Genova per la sua prima missione in mare: tutti gli sforzi, l’impegno e le poche ore di riposo sono ripagati dagli sguardi di chi, senza questa nave, viaggiando in quelle condizioni non avrebbe avuto probabilmente nessun altro riferimento, cura e speranza”.
Le 72 persone salvate in mare si aggiungono al primo salvataggio di 70 persone.
Emergency: “Life Support ha concluso il soccorso di 72 persone che si trovavano in acque internazionali, nella zona SAR maltese-tunisina, su un’imbarcazione segnalata nel pomeriggio da Alarm Phone. Secondo quanto dichiarato dai naufraghi, la nave di legno, lunga circa 7 metri, era partita il 17 sera dalla costa libica ed era in acqua da più di 24 ore con direzione Lampedusa.
Dopo aver individuato l’imbarcazione a rischio capovolgimento, poco dopo l’una di notte, la Life Support ha informato tutte le autorità e ha subito attivato il Rescue team.
Il soccorso è stato complicato dalle condizioni del mare, in peggioramento rispetto agli ultimi giorni, e dal fatto che le persone erano collocate su due livelli all’interno dell’imbarcazione. Tra i 72 superstiti, tutti uomini, ci sono 2 minori non accompagnati provenienti dalla Guinea Conakry, due egiziani e due eritrei. Tutti gli altri sono di nazionalità pachistana. Sono per lo più disidratati, a causa della durata e delle condizioni del viaggio che hanno fatto. Il nostro staff sanitario sta monitorando la situazione delle persone soccorse.
La Life Support, partita il 13 dicembre dal porto di Genova per la sua prima missione di ricerca e soccorso nel Mediterraneo Centrale, era in viaggio verso Livorno, il Place of Safety assegnato dal Centro Nazionale di Coordinamento del Soccorso Marittimo quando ha ricevuto la segnalazione della barca in difficoltà.
Dopo questo soccorso, sono 142 in totale i superstiti a bordo della Life Support che ha già inviato la richiesta di conferma del Place of Safety dove farli sbarcare come previsto dalla normativa internazionale”.
Per quanto riguarda gli altri 70 naufraghi soccorsi da Life Support nel primo salvataggio e in viaggio verso Livorno, “Tra i 70 naufraghi ci sono 5 donne di cui una incinta, 2 bambini al di sotto dei 2 anni di età e 24 minori non accompagnati a partire dai 13 anni. Provengono da Somalia, Egitto, Costa D’avorio, Camerun, Burkina Faso, Mali. Sono per lo più disidratati, ci sono alcuni casi di scabbia e un caso di convulsioni”.