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Finti club e circoli nautici a Livorno: affittavano posti barca per attività commerciali

L'indagine della Guardia di Finanza ha permesso di scoprire redditi non dichiarati per circa 200mila euro. Le realtà individuate ora non sono più no profit

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LIVORNO – Finti club nautici affittavano posti barca beneficiando dei relativi benefici fiscali. Ma la Guardia di Finanza di Livorno, in sinergia con la locale Stazione navale li ha scoperti, dopo una complessa indagine economico finanziaria, e sanzionati.

Alcuni di questi circoli nautici o associazioni sportive dilettantistiche, così è emerso dal servizio coordinato anche dal comando provinciale e dal Reparto operativo aeronavale erano, in realtà, delle vere e proprie attività produttive ovvero marinerie attrezzate, profondamente integrate nel tessuto economico e sociale cittadino del quartiere Venezia e strumentalizzavano la loro veste associativa giuridica per esercitare, nella realtà, una vera e propria attività commerciale – ovvero l’affitto di posti barca – beneficiando indebitamente delle agevolazioni fiscali previste per gli enti non commerciali. 

Riqualificando i soggetti come enti commerciali, quindi, si è provveduto al recupero a tassazione di elementi positivi di reddito non dichiarati pari a 191.609 euro e a proporre conseguentemente la revoca della concessione demaniale di cui erano titolari, alla segnalazione per l’eventuale ricalcolo dei canoni concessori, nonché alla comminazione della sanzione amministrativa di cui all’articolo 1164 del codice della navigazione. 

L’operazione, denominata Dark Ditch, si è concretizzata con la verifica delle condizioni previste dagli statuti dei circoli nautici/Associazioni sportive dilettantistiche (Asd) oggetto dei controlli e dei requisiti richiesti per fruire delle agevolazioni fiscali previste per gli enti non commerciali, nonché la corretta applicazione delle norme in materia di canone demaniale ai sensi del Codice della Navigazione e del rispetto di quanto previsto dagli atti concessori.La   sinergia con la Stazione bavale di Livorno ha consentito di mappare direttamente sui fossi gli enti non commerciali che forniscono servizi di ormeggio/posti barca ai loro soci, interessando, con specifici controlli ed ispezioni sul posto, otto soggetti giuridici che presentavano, maggiori alert di rischio. 

In buona parte dei casi è stato constatato come lo specchio dato in concessione alle associazioni nautiche ed enti non commerciali fosse destinato non allo svolgimento dell’attività sportiva resa senza fini di lucro nei confronti dei soci, bensì ad ospitare le imbarcazioni di imprenditori, titolari di ditte individuali o di società, con oggetto sociale corsi per il conseguimento della patente nautica, corsi di vela, vacanze in barca a vela, noleggio con o senza skipper delle imbarcazioni, previa prenotazione delle stesse tramite contatto privato. 

Per tali motivi, oltre ad avviare la procedura per proporre la revoca della concessione demaniale, la revisione dei canoni concessori e la comminazione della sanzione amministrativa di cui all’articolo 1164 del codice della navigazione, si è proceduto alla riqualificazione in enti commerciali dei suddetti circoli nautici/associazioni sportive dilettantistiche (Asd) sottoposti a controllo e alla ricostruzione dei proventi (non dichiarati) derivanti dall’esercizio dell’attività d’impresa ammontanti complessivamente a circa 200mila euro. 

© Riproduzione riservata

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