|
Getting your Trinity Audio player ready...
|
LIVORNO – La vicenda dei licenziamenti di due storici dipendenti della Pam di Livorno sta suscitando forte preoccupazione tra i lavoratori della grande distribuzione. La Uiltucs Toscana ha segnalato due episodi nei supermercati di Corea e via Roma, dove due addetti con molti anni di servizio sono stati allontanati dopo un controllo interno noto come test carrello.
Secondo il sindacato, nel punto vendita di Corea un dipendente con una lunga anzianità sarebbe stato sottoposto a una verifica condotta da ispettori interni che si sono presentati come clienti. Durante il controllo sarebbero stati nascosti alcuni prodotti nel carrello, poi presentati alla cassa per testare l’attenzione del lavoratore. L’episodio avrebbe portato a una contestazione disciplinare e infine al licenziamento.
Un caso simile sarebbe accaduto anche nel supermercato di via Roma. Qui un secondo dipendente, con oltre vent’anni di attività, avrebbe ricevuto una serie di contestazioni giudicate dalla Uiltucs poco fondate. Tra gli elementi che avrebbero pesato, secondo il sindacato, ci sarebbe ancora una volta il test carrello, una procedura che negli ultimi mesi sarebbe stata applicata anche in altre città della Toscana.
La Uiltucs ricorda infatti che episodi analoghi sono stati segnalati a Siena, dove un cassiere sessantaduenne è stato licenziato dopo un controllo interno.
Il sindacato critica inoltre un clima definito “difficile”, caratterizzato – a loro dire – da contestazioni frequenti e da un sistema di verifiche percepito come poco equilibrato. Le sigle sindacali ritengono che i controlli interni debbano essere eseguiti con criteri chiari e senza creare situazioni di pressione psicologica sugli addetti.
Alla luce della situazione, la Uiltucs Toscana annuncia che porterà entrambe le vicende davanti al giudice del lavoro, chiedendo che venga valutata la correttezza dei procedimenti adottati e che siano tutelati i diritti del personale coinvolto.



