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Addio altoforno di Piombino, demolito al quarto tentativo

Collasso indotto dell'ultimo altoforno dismesso acciaierie. Impianto alto 90 metri. Sindaco Ferrari: "Finisce un'era. Se ne apre una nuova. Afo4 era un simbolo. Ma la sua demolizione è il simbolo della Piombino che cambia"

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PIOMBINO –  Addio altoforno di Piombino, demolito al quarto tentativo.

Addio altoforno di Piombino. Alle 13.17 di giovedì 16 maggio è crollato Afo4, impianto siderurgico dismesso dal 2014, alto 90 metri.

Un simbolo per la Piombino delle acciaierie.

Cambia lo skyline di Piombino.

Ci sono voluti quattro tentativi per indurre il collasso indotto.

Mercoledì 15 maggio ai primi tentativi il gigante delle acciaierie aveva resistito.

Francesco Ferrari, sindaco di Piombino, via social. “Oggi finisce un’era. Sono convinto, però, che se ne apra una nuova fatta di diversificazione economica, e quindi occupazione, industria all’avanguardia, tutela ambientale e della salute dei cittadini. L’Afo4 era un simbolo, si, ma la giornata di oggi, la sua demolizione, è il simbolo della Piombino che cambia”.

Dunque al quarto tentativo giovedì 16 maggio 2024 è collassato l’ultimo altoforno delle acciaierie di Piombino, provincia di Livorno.

Alle 13.17 la parte superiore dell’Afo 4, nome dell’impianto siderurgico dismesso dal 2014, ha ceduto sotto la tensione dei tiranti degli escavatori, crollando, abbattendosi al suolo in una nube di polveri.

L’area era stata isolata. L’operazione di smantellamento della torre di acciaio di 90 metri, così come era stato previsto mercoledì 15 maggio  dopo tre tentativi andati a vuoto , si è conclusa. Ora si procede con la demolizione completa e lo sgombero delle aree.

 

Ferrari aveva annunciato la demolizione prevista mercoledì 15 maggio: “La ditta F&R / Demiced, responsabile delle demolizioni nell’area dell’ex fabbrica, informa che è previsto l’inizio delle demolizioni dell’Afo4: il primo collasso indotto è programmato per mercoledì 15 maggio, salvo avverse condizioni meteo che possano influenzare il normale decorso delle operazioni.
Questo intervento è il primo passo del percorso che consentirà di liberare e restituire all’uso un’ampia porzione delle aree retroportuali, estremamente interessanti al fine dello sviluppo della piccola e media impresa.
Piombino ha di fronte a sé un percorso di grande crescita, che passa dal recupero e dalla bonifica delle aree dismesse e dalla nascita di nuove attività produttive, nel settore dell’acciaio, nella logistica, della cantieristica, nell’economia green e nell’alta tecnologia: opportunità che è necessario cogliere con tempismo e senza esitazioni”.

 

Senza esito i tentativi di mercoledì 15 maggio. Il primo tentativo, che ha visto impiegati sette escavatori con tiranti di acciaio per l’abbattimento controllato della torre, è andato a vuoto. L’altoforno non si è smosso resistendo nella sua posizione nell’area siderurgica di Piombino.

Jsw si era presa l’impegno dello smantellamento degli impianti non più utilizzati della vecchia acciaieria e ad oggi sono stati abbattuti già molti capannoni, soprattutto nella zona più vicina alla città, spazi di cui si sta trattando la restituzione al Comune che vorrebbe realizzarci parchi, parcheggi scambiatori e archeologia industriale.
Per quanto riguarda la futura acciaieria si prevede invece il completo revamping del treno rotaie da parte di Jsw. Invece nelle aree contigue si va verso la realizzazione di un’acciaieria moderna ed ecosostenibile con due forni elettrici da parte della joint venture Metinvest-Danieli.

© Riproduzione riservata

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