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Jsw, sindaco di Piombino: “Dopo 5 anni manca piano industriale”

Incontro Ministero. Ferrari e Nigro: "Soliti buoni propositi". Tenerini: "Jsw presenti addendum serio". Pd: "Governo sblocchi vertenza". Fim Cisl: "Garanzie occupazionali"

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PIOMBINO – Jsw, sindaco di Piombino: “Dopo 5 anni manca piano industriale”.

Incontro al Ministero per Jsw Piombino anche con organizzazioni sindacali su piano industriale e addendum.

Jsw in questi giorni alla ribalta per la massa di polvere conseguente a demolizioni. 

Il sindaco Francesco Ferrari con l’assessore Sabrina Nigro: “Nell’incontro Jsw ha illustrato alcune semplici slides con i soliti generici buoni propositi di investire risorse, poche dell’azienda e molte pubbliche. A cinque lunghissimi anni dalla firma dell’Accordo di programma, deve esserci un vero piano industriale”.

Chiara Tenerini, deputata livornese Forza Italia: “Il Governo ha spinto per la messa in opera il prima possibile del piano di sviluppo presentato ieri, dando una prima scadenza a dicembre. Adesso  occorre che la JSW presenti un addendum serio, che contenga il forno elettrico, come da accordi,  e che la collocazione di tale forno  sia conforme alle linee di sviluppo territoriale tracciate dall’amministrazione comunale”.

Pd con i deputati Fossi, Simiani, Boldrini, Bonafè, Gianassi, Furfaro, Di Sanzo, Scotto: “Il governo si deve prendere la responsabilità di sbloccare la vertenza con Jsw visto che dalla proprietà indiana non si è mosso nulla. Gli investimenti e le commesse pubbliche sono ingenti mentre la posizione dell’azienda rimane ambigua. Il tavolo tecnico al Ministero delle Imprese e del Made in Italy che dovrebbe concludere il suo lavoro tra altri sei mesi rischia soltanto di far per perdere tempo ed alimentare false speranze a migliaia di lavoratori ed alla comunità di Piombino che purtroppo tempo non ne hanno più”.

Fim Cisl con segretario nazionale Valerio D’Alò: “Questa vertenza ormai si trascina da troppi anni. Serve mettere in campo tutte le necessarie azioni per la realizzazione dell’addendum. E a questo devono seguire sia le garanzie occupazionali per tutti lavoratori. Ma soprattutto, la certezza che gli investimenti presenti nel Piano Industriale vengano realizzati nel lungo termine secondo un cronoprogramma ben preciso”.

Ferrari e Nigro: “Confermando le voci che da qualche tempo si rincorrevano, Jsw ha ipotizzato di riportare il forno elettrico vicino alla città. Rimettendo così in discussione un tema definito già molti anni fa. Se vogliamo che l’acciaio esca dell’impasse, se vogliamo che abbia un futuro solido e duraturo, se vogliamo che lo sviluppo della siderurgia sia coerente con il percorso che Piombino ha intrapreso, non possiamo permettere che si torni indietro su questa decisione. Il dato positivo è che, nelle varie ipotesi, non sembra comparire un impianto di produzione del preridotto. Nei confronti del quale avevamo sempre mantenuto una posizione contraria.
A settembre è fissato il prossimo appuntamento, questa volta tecnico. Dove avremo modo di sviscerare le questioni e prendere decisioni chiare e incontrovertibili. La necessità di sottoscrivere un addendum all’accordo di programma che vincoli l’azienda alle proprie responsabilità è ormai chiara e condivisa da tutte le istituzioni. E oggi il Governo ha reso ben chiara la volontà di accelerare il procedimento. Alla base di tutto questo, a cinque lunghissimi anni dalla firma dell’Accordo di programma, deve esserci un vero piano industriale. Le istituzioni e i sindacati hanno messo in chiaro le proprie posizioni: il percorso è tracciato. Ora l’addendum e la conferma degli ammortizzatori sociali per i lavoratori”.

Tenerini: “Si tratta dell’ultima occasione di acquisire un po’ di credibilità, venuta meno in questi anni a causa delle numerose promesse mai mantenute e dell’assenza di una seria programmazione. Il Governo deve diventare parte attiva, pensando ad una forma di commissariamento per trovare una soluzione definitiva che porti alla piena efficienza del polo strategico. E per non farsi trovare impreparato nel caso in cui la scadenza di dicembre  non fosse rispettata dall’azienda.  Il territorio merita delle risposte e delle soluzioni. L’ attività deve essere ripresa al più presto e la cassa integrazione deve finalmente terminare. Ricordiamo che la JSW, nella sua piena operatività, potrebbe avere un ruolo  cruciale nello sviluppo del comparto siderurgico per il nostro Paese”.

Fim Cisl: “Come Fim registriamo come l’azienda, per l’ennesima volta, ha presentato delle slide di quello che a loro dire dovrebbe essere il Piano Industriale. Ma soprattutto sugli aspetti principali quali: le garanzie occupazionali per i lavoratori di Piombino e la realizzazione del forno elettrico registriamo. Troppe distanze e incongruenze, tra quelle che sono le intenzioni e le aspirazioni delle istituzioni locali e quanto illustrato dall’azienda. In tutta la vertenza manca a nostro avviso una cabina di regia capace di tenere insieme le esigenze di tutti gli attori in gioco. Questo sta comportando perdite di tempo, che vanno assolutamente recuperate.
Come FIM abbiamo inoltre fatto presente, necessità legata alla scadenza degli ammortizzatori sociali a gennaio del prossimo anno, mancano ancora i fondi di copertura per gli stessi.
Un problema che va assolutamente risolto in tempi stretti. Positiva la risposta della sottosegretaria Bergamotto che ha condiviso nostra la necessità di avere una cabina di regia sul Piano Industriale. Necessario alla ratifica dell’addendum che va sottoscritto entro il mese di dicembre. Pena la perdita dell’importante commessa del lotto RFI.
Per questo, nella prima settimana di settembre, ci sarà un tavolo tecnico per discutere del forno elettrico e dei laminatoi, a valle di quest’ultimo ci sarà la convocazione del sindacato. Per noi è fondamentale non perdere altro tempo”.

Tenerini: “Si tratta dell’ultima occasione di acquisire un po’ di credibilità, venuta meno in questi anni a causa delle numerose promesse mai mantenute e dell’assenza di una seria programmazione. Il Governo deve diventare parte attiva, pensando ad una forma di commissariamento per trovare una soluzione definitiva che porti alla piena efficienza del polo strategico. E per non farsi trovare impreparato nel caso in cui la scadenza di dicembre  non fosse rispettata dall’azienda.  Il territorio merita delle risposte e delle soluzioni. L’ attività deve essere ripresa al più presto e la cassa integrazione deve finalmente terminare. Ricordiamo che la JSW, nella sua piena operatività, potrebbe avere un ruolo  cruciale nello sviluppo del comparto siderurgico per il nostro Paese”.

Pd: “A gennaio scadrà la cassa integrazione, ad oggi senza coperture per il rinnovo, e Jsw continua a declinare il suo piano industriale con richieste di ogni tipo: da nuovi finanziamenti pubblici alla realizzazione di impianti siderurgici troppo vicini al centro abitato. Cosa su cui, lo diciamo chiaramente, siamo e saremo contrari. Tutto questo senza dare nessuna garanzia su produzione ed occupazione e senza la minima concertazione con i sindacati e la comunità cittadina. Questi continui rinvii non fanno altro che alimentare un clima di sfiducia nei confronti delle istituzioni che oggi sarebbero chiamate a decisioni stringenti. Noi continuiamo a pensare che la via maestra verificare, visto che non si muove niente, se ci sono anche altri investitori e ulteriori possibilità e progetti. Utilizzando anche le enormi aree pubbliche che Jsw continua a reclamare senza nessun diritto”.

© Riproduzione riservata

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