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Ex sindaco di Cecina, nuova lista. “I 4 consiglieri Pd mi hanno insegnato la viltà”

Samuele Lippi, scaricato dal Pd e sfiduciato: "Grazie a tutti per avermi concesso di fare il sindaco". Tenerini, Forza Italia: "Questione imbarazzante che andava gestita in modo diverso"

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CECINA – Ex sindaco di Cecina, nuova lista. “I 4 consiglieri Pd mi hanno insegnato la viltà”.

Samuele Lippi cambia foto al suo profilo Facebook. E lancia ‘Pro-positivi per Cecina‘, lista di coalizione alle amministrative 2019, vinte da Lippi al ballottaggio col candidato di centrodestra Federico Pazzaglia.

Poi sabato 21 ottobre via Facebook Lippi punta il dito contro il Pd, “Il mio ex partito”. Pd che con le dimissioni di quattro consiglieri unite alle dimissioni di cinque consiglieri di opposizione ha fatto decadere l’ormai ex sindaco di Cecina dopo la nota vicenda della cocaina balzata alla ribalta nazionale.

Dimissioni che giovedì 19 ottobre hanno messo la parola fine al secondo mandato di Samuele Lippi, anche assessore dal 2000 al 2009, rientrato mercoledì 18 ottobre dopo un ‘temporaneo impedimento’ di tre mesi.

A Cecina è in arrivo il commissario prefettizio che amministrerà il Comune in provincia di Livorno fino a nuove elezioni amministrative.

E dopo l’ultimo saluto allo scomparso don Reno Pisaneschi, sacerdote in prima linea per i diritti a Cecina, Lippi, che del Pd è stato anche segretario territoriale di Livorno oltre che segretario di Cecina, non le manda a dire.

“Il sindaco Samuele Lippi vi saluta. Voglio ringraziare tutti i cittadini, tutte le persone che hanno lavorato al mio fianco, tutti i dipendenti comunali e i dirigenti del Comune a cui chiedo scusa per essere stato a volte intemperante. Un ringraziamento anche agli avversari, ai detrattori, a chi ha passato giornate per anni a scrivere sui social contro di me. Mi hanno reso più forte. Un ringraziamento ai 19 componenti della assemblea Pd di Cecina, il mio ex partito a questo punto. Insieme ai quattro consiglieri che mi hanno insegnato una cosa che pensavo esistesse solo nella Divina Commedia: la viltà di non avere il coraggio di affrontare le proprie responsabilità mettendoci la faccia come ho sempre fatto io.

L’esperienza di sindaco è stata un’esperienza fantastica. Ho sempre lavorato nell’interesse pubblico. Un mio grande difetto di pensare sempre ai bambini, coloro che non votano. E su questo ho avuto i primi scontri e poi è continuato questo approccio che ha portato al risultato di oggi. Grazie per avermi concesso la possibilità di vivere questa grandiosa esperienza”.

Hanno firmato le dimissioni che hanno portato Samuele Lippi a decadere da sindaco di Cecina i consiglieri comunali: Chiara Tenerini, deputata, Forza Italia. Federico Pazzaglia, Cecina Insieme, coalizione Centrodestra. Lorenzo Gasperini, Andrea Quiriconi e Chiara Franchi, Lega Salvini Premier.  Elena Benedetti, segretaria Pd Cecina. Marco Incagli, Pd. Aurora Crecchia, Pd. Beatrice Bensi, Pd

Chiara Tenerini: “Quanto accaduto è stato l’ultimo atto di una questione imbarazzante che andava gestita in modo diverso mesi fa. Da tempo si avevano numerosi sospetti sul fatto che il sindaco facesse uso di sostanze. Il Pd ha consentito che continuasse ad esercitare il proprio mandato ed ha invocato il temporaneo impedimento, quando il problema è venuto alla luce in modo inconfutabile. La verità è che in quel momento il Pd avrebbe dovuto compiere un atto di giustizia e sfiduciarlo invece di continuare una farsa che aveva come unico scopo quello di restare al governo della città.

Alcuni consiglieri del Partito Democratico, dietro preciso diktat del partito locale, hanno risposto all’appello dell’opposizione dimettendosi e consentendo così che si raggiungesse il numero necessario per sfiduciare il sindaco. Erano dimissioni necessarie, un atto di rispetto nei confronti del territorio e degli elettori che ripongono fiducia nei propri amministratori. Il ritorno di Lippi avrebbe contribuito a veicolare un messaggio sbagliato: posso far uso di sostanze, ripulirmi in breve tempo e continuare a governare. Ai giovani va invece detto che non è così. La droga è un problema serio, che in modo serio va affrontato. Chi ne fa uso può subirne gravi conseguenze, anche a livello cognitivo, e impiegare un tempo molto lungo per uscirne”.

© Riproduzione riservata

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