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LIVORNO – Il vicepremier Matteo Salvini, leader Lega, torna a Livorno venerdì 10 ottobre, dopo le contestazioni di martedì 7 ottobre per l’evento Lega a Palazzo Pancaldi con i ministri Giorgetti, Locatelli, Valditara.
Evento blindatissimo anche via mare dalle forze dell’ordine.

Sarà quasi certamente la mattina di venerdì 10 ottobre, probabile location all’aperto, così avrebbe chiesto lo stesso Salvini. Potrebbe essere un mercato.

Forze dell’ordine al lavoro, per garantire tutte le misure di sicurezza per il ritorno del vicepremier Salvini, spiega il segretario provinciale Lega Carlo Ghiozzi.
Dunque Salvini raddoppia. E torna a Livorno alla vigilia del voto regionale in Toscana alle urne 12 e 13 ottobre. La Lega sostiene il candidato presidente di centrodestra Alessandro Tomasi, FdI.
“Livorno non può essere questa”, così il vicepremier, ministro Infrastrutture e Trasporti, dopo le contestazioni.
E dopo aver mandato baci davanti a Palazzo Pancaldi ai manifestanti bloccati dalle forze dell’ordine.
Contestazioni con centinaia di manifestanti culminate con due persone fermate e portate in questura a Livorno.
“Due arrestati? Ancora troppo pochi”, il commento di Salvini.
Due poliziotti feriti nei tafferugli.
Un agente del Reparto Mobile è stato colpito alle gambe ed è stato trasportato in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale per le cure.
E a stigmatizzare quanto avvenuto a Livorno, anche il vicepremier Tajani, leader Forza Italia, atteso, e poi collegato da remoto, al convegno di Forza Italia svoltosi nel primo pomeriggio di martedì 7 ottobre al Grand Hotel Palazzo, davanti a Palazzo Pancaldi, poche ore prima dell’arrivo di Salvini.
Tajani: “Offro la mia solidarietà a tutti a gli ospiti sindacalisti della Cisl e della Confsal, al direttore generale dell’Inail e tutti i militanti di Forza Italia. Sono stati minacciati, strattonati, hanno sputato loro addosso, ci sono state bombe carta per impedire loro di entrare in un albergo, di partecipare a una semplice riunione politica. Siamo a livelli incredibili: è un attacco alla libertà di riunione, alle più semplici libertà politiche. Davvero voglio esprimere la mia solidarietà a tutte le persone che sono entrate nella sala nonostante le minacce e le bombe carta e quindi veramente siamo a livelli incredibili. Aveva ragione l’altro giorno chi ha detto a Firenze che c’è un problema di libertà, di libertà di espressione perché ognuno deve avere la possibilità di esprimere e di discutere. E insisto: è assurdo che due rappresentanti dei più rilevanti sindacati italiani siano stati tacciati di fascismo, perché il loro è un sindacato libero, che si deve occupare dei lavoratori”.
“Noi non possiamo accettare che ci sia qualcuno che impedisca o cerchi di impedire o di insultare i rappresentanti del mondo del lavoro – quindi alla Cisl e alla Consal va la mia solidarietà come va a tutti i partecipanti visto che a Firenze annunciano altre manifestazioni per impedire di parlare a me e a Giorgia Meloni e Matteo Salvini, in occasione della chiusura della campagna elettorale in Toscana. Più fanno così più fanno crescere i nostri consensi perché la gente comune non accetta che si impedisca a qualcuno di parlare”.