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VIAREGGIO – Strage di Viareggio, si costituisce in carcere l’ex ad di Trenitalia.
Strage di Viareggio, si è costituito martedì 16 gennaio nel carcere di Rebibbia a Roma, Vincenzo Soprano, l’ex ad di Trenitalia. Dopo che la Corte di Cassazione lunedì 15 gennaio ha reso definitiva la condanna a 4 anni e due mesi nel processo per il disastro ferroviario di Viareggio.
Disastro in cui hanno perso la vita 32 persone il 29 giugno 2009.
Il manager ha fatto ingresso nel penitenziario romano.
Il legale di Soprano, avvocato Alberto Mittone: “Non è da sistema giudiziario equo che una persone vada in carcere dopo 15 anni per una fattispecie colposa”.
Il comunicato della Corte di Cassazione: “La Corte Suprema di cassazione, Sezione Terza Penale, con il dispositivo di sentenza emesso all’udienza del 15 gennaio 2024.
In parziale accoglimento del ricorso degli imputati Schröter Andreas, Kriebel Uwe, Pizzadini Paolo, Gobbi Frattini Daniele, Moretti Mauro, Elia Michele Mario, Kogelheide Rainer, Linowski Peter, Mansbart Johannes, Mayer Roman, Castaldo Mario, Brödel Helmut, ha annullato la sentenza emessa dalla Corte di appello di Firenze il 30 giugno 2022, limitatamente all’entità della riduzione di pena inflitta a tali imputati per le circostanze attenuanti generiche, che era stata determinata in un nono dalla Corte di appello, con rinvio, per nuovo giudizio sul punto, ad altra sezione della Corte di appello di Firenze.
Ha rigettato nel resto i ricorsi dei predetti imputati, confermando le responsabilità penali e civili già accertate per il disastro verificatosi in Viareggio il 29 giugno 2009.
Ha rigettato i ricorsi di Soprano Vincenzo, dei responsabili civili e della parte civile Medicina Democratica”.
La Corte di Cassazione ha dunque disposto un nuovo processo di appello davanti ai magistrati di Firenze, limitatamente alle attenuanti generiche, per alcuni imputati. Tra i quali l’ex ad di Fs e Rfi, Mauro Moretti condannato nell’appello bis a cinque anni. La decisione dei supremi giudici porterà ad un abbassamento della pena.
Mentre era stato rigettato il ricorso di Vincenzo Soprano (ex ad di Trenitalia) per il quale dunque la condanna a 4 anni e 2 mesi è diventata definitiva.