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Giuseppe Conte aggredito a Massa. Il leader M5S colpito al volto

L'aggressore è Giulio Milani: "Ha tradito elettori". Ex premier: "Dissenso è legittimo, ma questa manifestazione violenta esula da contesto democratico". Solidarietà di Meloni, Salvini, Schlein, Calenda, Tajani, Mazzeo, La Russa

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MASSA – Giuseppe Conte aggredito a Massa. Il leader M5S colpito al volto.

Giuseppe Conte in Toscana in tour elettorale in vista delle amministrative del 14 e 15 maggio, nel pomeriggio di venerdì 5 maggio è stato aggredito a Massa. Il leader del Movimento 5 Stelle, come sempre in mezzo alla gente, è stato colpito al volto.

Giulio Milani è l’uomo che ha alzato le mani sull’ex presidente del Consiglio.

Giulio Milani
Giulio Milani, l’uomo che ha colpito Conte a Massa

Conte: “Quando ci si assume una responsabilità di Governo si prendono decisioni difficili in momenti di grande difficoltà per l’intero Paese, come accaduto durante la pandemia. Non si può accontentare tutti nonostante si lavori al bene di tutti. Il signore che mi ha aggredito, che è un no vax convinto, ha dimostrato con il suo gesto violento che questo tipo di derive sono fatte da persone irresponsabili. Se avessimo seguito le loro indicazioni probabilmente oggi saremmo una comunità completamente distrutta. Il dissenso è legittimo, ma questa manifestazione violenta esula dal contesto democratico”.

Milani: “Ma quale sganassone, è stato uno schiaffo pedagogico. Da ex elettore M5S, ex militante deluso, ed ex rappresentante di lista. Il mio è stato un buffetto, per notificargli il mio disprezzo morale. Mio e di milioni di persone. Conte ha tradito gli elettori facendo accordi con chiunque pur di avere poltrone e perché ha trascinato l’Italia in guerra dando sostegno al governo Draghi. Per non parlare dei provvedimenti anticostituzionali varati dal suo governo durante la pandemia. Lui e Speranza sono alla sbarra con l’accusa di epidemia colposa. Dovremmo interrogarci su di lui, più che su di me. Se Conte dovesse sporgere denuncia spiegherò le mie ragioni in tribunale. I giornali titolano che sono un no vax, ma io sono un editore, gestisco una casa editrice, sono un intellettuale. Ripeto: il mio è stato uno schiaffo pedagogico. La violenza l’ha fatta lui con i suoi Dpcm”.

All’arrivo in piazza Garibaldi a Massa, Giuseppe Conte ha iniziato a salutare la folla che si era radunata.

L’uomo, avvicinandosi e fingendo di volergli stringere la mano, lo ha colpito sul volto iniziando a inveire contro le misure di contenimento e protezione introdotte durante l’emergenza pandemica. Giuseppe Conte era premier fin dalla fase iniziale dell’emergenza pandemica.

Prontamente allontanato dalle forze dell’ordine, l’uomo è stato oggetto di cori e insulti da parte della cittadinanza che ha poi accolto Conte tra applausi e cori.

La solidarietà del mondo politico. Dalla premier Meloni “Ogni forma di violenza va condannata senza esitazione” alla segretaria Pd Elly Schlein “Usando la violenza non si affermano le proprie ragioni ma solo la propria vigliaccheria”. Dal vicepremier Salvini “Solidarietà a Giuseppe Conte. La violenza non può essere tollerata. Mai”. Al leader di Azione Carlo Calenda “In politica ci si può dividere e avere opinioni molto diverse ma non ci può mai essere spazio per la violenza”. Al presidente Consiglio regionale Toscana Antonio Mazzeo: “Solidarietà a Giuseppe Conte, aggredito a Massa da un no vax proprio nel giorno in cui l’organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato che il Covid 19 non è più un’emergenza mondiale. Se abbiamo sconfitto la pandemia è stato grazie ai vaccini, alla scienza, alla ricerca e alla responsabilità di tante persone, non certo ai deliri no vax. Esprimere dissenso è legittimo, ma non esiste giustificazione per chi pensa di esprimere le proprie idee con la violenza. Al Presidente Conte va la vicinanza di tutto il Consiglio Regionale della Toscana”.

Al vicepremier Antonio Tajani dal palco della convention di Forza Italia a Milano: “A Giuseppe Conte esprimiamo la nostra solidarietà, perché la violenza non fa parte del nostro bagaglio culturale”.

Il deputato Emiliano Fossi, segretario Pd Toscana: “A nome del Partito Democratico della Toscana esprimo solidarietà e vicinanza a Giuseppe Conte per l’aggressione subita oggi a Massa. La violenza non è il mezzo con il quale esprimere il dissenso e far valere le proprie ragioni”.

il Presidente del Senato Ignazio La Russa: “Le divergenze di opinioni non devono mai sconfinare nella violenza e quanto avvenuto a Giuseppe Conte è assolutamente grave e inaccettabile. A lui giunga la sincera e affettuosa solidarietà mia e del Senato”.

© Riproduzione riservata

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